 (AGENPARL) - Roma, 30 Ottobre 2025
 (AGENPARL) - Roma, 30 Ottobre 2025(AGENPARL) – Thu 30 October 2025 In allegato le foto dell’evento.
“Seconda giornata a Varese del progetto InLav, nato dalla collaborazione di Regione Lombardia, Anci Lombardia e Università Milano-Bicocca
L’incontro è stato aperto dai saluti di Rodolfo Di Gilio, dirigente dell’area lavoro della Provincia di Varese, e dagli interventi di Nicol Mondin, animatrice di Anci Lombardia, e Nicola Basile, Esperto nel campo delle politiche pubbliche e del welfare locale.
Mondin ha ricordato gli elementi portanti del progetto InLav, mentre Basile si è soffermato sul lavoro che si sta portando avanti con le Province e gli ambiti territoriali. “È un lavoro particolarmente interessante perché aiuta, in primo luogo, ad attivare il territorio e quindi a stimolare i soggetti sociali a portare le proprie conoscenze, i propri punti di vista, le proprie visioni sul problema dell’emersione del lavoro, dello sfruttamento lavorativo. Raccolte e analizzate queste informazioni, siamo ora a metà percorso nell’identificazione di quelli che possono essere gli obiettivi di carattere territoriale”.
Basile ha sottolineato come il progetto abbia evidenziato linee comuni nei vari territori, che, tuttavia, presentano proprie peculiarità. Si è poi soffermato sugli obiettivi dei Patti territoriali che sono volti a “generare una governance cooperativa, integrare politiche sociali e lavoro, responsabilizzare gli attori locali e promuovere l’innovazione nei modelli di intervento”.
Prima dell’attività formativa, i partecipanti hanno potuto fruire degli interventi di Marco Bellumore, Responsabile Processo Vigilanza Ispettorato Territoriale del Lavoro di Varese, Pino Pizzo segretario Cgil di Varese e Roberta Bettoni, responsabile della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione.
I tre interventi hanno tracciato un quadro esaustivo del fenomeno dello sfruttamento lavorativo sotto i profili giuridici, socio-culturali e operativi.
Bellumore ha evidenziato la necessità di uniformare il linguaggio sulla base delle normative, evidenziando che lo sfruttamento lavorativo è oggetto del Codice Penale, a differenza di tutte le altre ipotesi che si fanno rientrare in questa macrocategoria, come per esempio, il lavoro irregolare.
Pizzo ha invece sottolineato lo sfruttamento in termini di violazione della dignità del lavoratore, che spesso non denuncia la sua situazione per paura di perdere i pochi diritti acquisiti. Ha inoltre evidenziato i principali settori economici nella provincia di Varese in cui si presentano le diverse forme di irregolarità: edilizia, logistica e servizi, oltre al lavoro domestico. Per Pizzo il progetto InLav ha il pregio di favorire il dialogo tra i diversi soggetti che operano nel sociale e nel mondo del lavoro.
Anche Roberta Bettoni si è soffermata sull’importanza del dialogo e della collaborazione fra i diversi soggetti. Bettoni, inoltre, ha sottolineato la questione della vulnerabilità dei lavoratori provenienti da Paesi terzi e di come il dialogo fra gli attori che operano sul territorio, che il progetto InLav mira a sviluppare, possa interrompere questa catena di vulnerabilità, caratterizzata da una condizione di ricattabilità e disagio. L’obiettivo è la dignità, intesa davvero come accesso ai diritti e a una vita decorosa.
I gruppi di lavoro si sono poi riuniti sui diversi punti emersi da questi interventi, generando riflessioni che sono poi state oggetto di confronto.
Prima degli interventi, Davide Lopresti, responsabile della comunicazione di InLav, ha ricordato il sito http://www.inlav.it, che raccoglie materiale a disposizione degli operatori, i cicli di webinar avviati nel mese di ottobre che possono essere visionati sulle pagine web di InLav”.
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Dott.ssa Alessandra Soriano
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Istruttore direttivo per la Comunicazione
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