(AGENPARL) - Roma, 29 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 29 October 2025 *Moda. Grimaldi (Avs): Neo-schiavismo nel Made in Italy. Governo non può
tacere, Urso e Calderone rispondano al Parlamento*
Chiedo un’informativa urgente al Ministro Urso e alla Ministra Calderone. È
ora che il Governo risponda davanti al Parlamento e al Paese su un sistema
produttivo che, sotto il marchio del Made in Italy, nasconde condizioni di
lavoro indegne e pratiche di sfruttamento sistematico.
Lo afferma Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra di Alleanza Verdi e
Sinistra, intervenendo alla Camera per denunciare le gravi responsabilità
della filiera della moda di lusso.
Vi ricordate Gomorra? – prosegue il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi
– non era solo un romanzo ma un’inchiesta su un sistema economico fondato
sull’illegalità. Da allora, sono passati 19 anni. Che cosa è cambiato?
In questi anni sono state tantissime le inchieste che hanno coinvolto brand
come Alviero Martini, Armani, Dior, Valentino, Loro Piana, Tod’s, tutti
accusati di affidare la produzione a ditte che sfruttano i lavoratori,
spesso in opifici clandestini. Manodopera impiegata senza orari con paghe
irrisorie, in condizioni che ricordano il caporalato e la schiavitù.
Eppure, i grandi marchi continuano a non risponderne. Brand come Patrizia
Pepe, che si rifiutano di sedersi al tavolo di filiera (ieri lo ha fatto
Canadian) mentre gli operai dell’Alba di Prato sono da mesi senza
stipendio.
Il Governo non solo non vede, non sente e non parla, ma riesce a fare
peggio: ha promosso la scomparsa della responsabilità civile e sociale del
committente conquistata con la legge 231 del 2001. La cosiddetta ‘filiera
della moda certificata’ è diventata uno strumento di
deresponsabilizzazione. Invece di rafforzare i controlli e garantire
diritti lungo tutta la filiera, avete scelto di tutelare la reputazione dei
marchi, non quella dei lavoratori.
Il Ministro Urso e la Ministra Calderone ci dicano cosa ne pensano.
Vogliamo che ci dicano come intendono abbattere un sistema neo-schiavista.
Attendiamo risposte, – conclude Grimaldi – non silenzi.
Lo rende noto l’Ufficio Stampa – Roma, 29 ottobre 2025