(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 Buongiorno,
L’Ospedale Policlinico San Martino ha utilizzato per la prima volta un nuovo protocollo sperimentale, infondendo cellule CAR-T in una paziente di 44 anni affetta da una grave malattia autoimmune, un lupus eritematoso sistemico con coinvolgimento renale. Questa procedura, che impiega cellule geneticamente modificate per attaccare i linfociti B e modulare il sistema immunitario, rappresenta uno dei primi casi in Italia di applicazione della terapia CAR-T per una patologia autoimmune e non ematologica.
Cosa sono le CAR-T?
Le CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cells) sono un trattamento innovativo che prevede la modificazione genetica dei linfociti T, un particolare tipo di globuli bianchi. Queste cellule vengono “addestrate” in laboratorio per riconoscere e attaccare specifiche cellule tumorali e non tumorali se necessario. Una volta modificate, le cellule T vengono poi reinfuse nel paziente. Possono essere usate in neoplasie (per ora solo ematologiche) per attaccare le cellule tumorali oppure, come in questo caso, per attaccare i linfociti di una malattia autoimmune e rimodulare l’immunità del paziente.
Seppur consolidata nel trattamento delle malattie onco-ematologiche, l’utilizzo delle CAR-T nelle malattie autoimmuni rappresenta un’importante innovazione, con risultati preliminari estremamente incoraggianti. La paziente, che rischiava di dover ricorrere alla dialisi definitiva a causa del danno renale, non aveva altre opzioni terapeutiche disponibili.
