(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 N. 187 – 28 Ottobre 2025
PIANO QUALITÀ ARIA, COLDIRETTI CUNEO: NO ALL’AGRICOLTURA COME CAPRO ESPIATORIO
Solo il 6% delle emissioni di PM10 e l’1% di quelle di ossido di azoto provengono dall’agricoltura
L’agricoltura non deve pagare per tutti e non può continuare ad avere il dito puntato contro, come se fosse il settore più inquinante. Le misure adottate nell’ultimo decennio hanno esercitato una pressione sproporzionata soprattutto sul comparto zootecnico, oggetto di una stretta normativa e regolamentare dall’elevato impatto sulle imprese, che ne hanno risentito anche dal punto di vista economico. È quanto denuncia Coldiretti Cuneo, chiedendo alla Regione un approccio diverso, che tenga conto di un principio di gradualità e che prenda in reale considerazione il posticipo dell’entrata in vigore della seconda fase del Piano Stralcio Agricoltura, come hanno fatto altre Regioni del Bacino Padano, considerata la scadenza del 2030 fissata a livello comunitario.
“Pur nella consapevolezza della necessaria attenzione all’ambiente, il pericolo è quello di far chiudere migliaia di aziende che costituiscono il tessuto economico della Granda – spiega Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo –. I dati di Arpa Piemonte, del luglio 2024, dimostrano come l’agricoltura contribuisca solo per il 6% alle emissioni di PM10 e per l’1% alle emissioni di ossidi di azoto (NOx). Dovrebbe bastare a capire che non è certo la zootecnia la principale imputata, come vogliono far credere alcuni articoli di giornale. Oltretutto, l’utilizzo razionale della sostanza organica consente di fertilizzare le colture ed evita l’impiego di concimi di sintesi”.
Nel rapporto Ispra aggiornato al 2025, il settore agricolo, che contribuisce per circa l’8,4% alle emissioni totali nel 2023, registra un calo delle emissioni di gas serra pari al -15,6% rispetto al 1990.
“Le risorse pubbliche e, soprattutto, private vanno investite nello studio del problema e orientate, nell’interesse di tutti, alla massima trasparenza, altrimenti si rischia di fornire immagini distorte e non veritiere dei vari settori coinvolti – evidenzia Francesco Goffredo, Direttore di Coldiretti Cuneo –. Sicuramente è necessario raggiungere un equilibrio tra le esigenze ambientali e la tenuta economica delle nostre imprese, senza che la sostenibilità venga disgiunta dalla produttività. Poi, come mai vediamo solo classifiche sulle emissioni e mai classifiche sull’assorbimento? Forse perché in questo ‘campionato’ gioca una sola squadra, l’agricoltura”.
Ufficio Comunicazione
COLDIRETTI CUNEO
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