(AGENPARL) - Roma, 28 Ottobre 2025(AGENPARL) – Tue 28 October 2025 Comunicato stampa
Ecografi da novembre negli studi dei medici
49 medici di medicina generale con studio nel territorio della ASST Papa
Giovanni XXIII di Bergamo stanno ultimando la frequenza ai corsi di
formazione per l’utilizzo dell’ecografo “point of care”. L’obiettivo: portare
la diagnostica più vicino ai cittadini e facilitare la gestione clinica dei
problemi di salute.
Bergamo, martedì 28 ottobre 2025 – Si è concluso il primo corso teoricopratico sull’utilizzo dell’ecografo in medicina generale, rivolto ai medici di
assistenza primaria. L’iniziativa si è tenuta dal 17 al 19 ottobre e ha coinvolto
24 medici di medicina generale dei due Distretti del territorio di competenza
dell’ASST Papa Giovanni XXIII. Un secondo corso analogo è previsto dal 21
al 23 novembre e formerà altri 25 medici, per un totale di 49 medici che
avranno completato la formazione all’uso dell’ecografo.
Il percorso formativo si inserisce nell’ambito del progetto “Potenziamento della
capacità diagnostica in medicina generale”, promosso dalla ASST Papa
Giovanni XXIII d’intesa con Regione Lombardia. Oltre ai corsi di formazione, il
progetto prevede l’acquisizione di ecografi per i medici aderenti. L’Ordine
dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Bergamo ha sostenuto
fin dall’inizio questo progetto strategico per la sanità territoriale.
A partire da fine novembre, i professionisti formati e dotati della nuova
strumentazione potranno utilizzare l’ecografo direttamente nei propri
ambulatori per eseguire esami diagnostici di primo livello, avvicinando così
la diagnostica al cittadino e fornendo una migliore qualità nella gestione dei
casi clinici ed una riduzione delle visite ospedaliere.
Il corso — articolato in 24 ore di formazione suddivise su tre giornate —affronta
i principali ambiti clinici in cui l’ecografia rappresenta un supporto diagnostico
tempestivo e appropriato nello studio del medico di medicina generale. A
guidare la formazione sono Italo Paolini e Fabio Fichera, due tra i massimi
esperti a livello nazionale nell’ambito della diagnosi ecografica in medicina
generale. La Direzione Sociosanitaria dell’ASST Papa Giovanni XXIII con il
Dipartimento funzionale di Cure primarie ha pianificato il progetto e gestito gli
aspetti organizzativi con l’obiettivo di mettere i medici in condizione di applicare
il prima possibile l’utilizzo degli ecografi nei loro ambulatori.
“Il progetto POCUS (Point of Care Ultrasound) rappresenta un tassello
importante di un cambiamento organizzativo che rafforza la medicina
territoriale e la capacità di presa in carico dei pazienti – ha dichiarato
Francesco Locati, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. La
finalità è quella di fornire un aiuto nella diagnosi differenziale, orientando
eventuali successive indagini, migliorando l’appropriatezza. Di riflesso
puntiamo a migliorare la qualità degli accessi in ospedale. È un investimento
sulle competenze e sulla prossimità, perché rafforzare la medicina territoriale
significa rafforzare tutto il sistema”.
“L’iniziativa è mirata a rafforzare il ruolo clinico del medico di medicina
generale, contrastando così la deriva burocratico-amministrativa della
professione e potenziando la vicinanza al paziente e il rapporto di fiducia – ha
sottolineato Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e
degli Odontoiatri della provincia di Bergamo –. La valutazione del malato deve
dipendere da una sintesi clinica ragionata, che necessita di supporti tecnologici
semplici ed efficaci. Eventi come questo contribuiscono a migliorare la qualità
dell’assistenza e aumentano anche l’attrattiva della disciplina, coniugando
autonomia clinica e collaborazione strutturata con gli altri professionisti del
sistema sanitario”.
L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia regionale di rafforzamento
delle cure primarie e delle Case di Comunità, puntando su prossimità e
tempestività. L’introduzione dell’ecografo “point of care” negli studi dei medici
di famiglia consentirà di abbreviare i tempi di diagnosi, evitare passaggi
burocratici superflui e semplificare il percorso dei pazienti, migliorando
l’appropriatezza e ottimizzando i costi per il sistema sanitario. Questa
strategia consente infatti un utilizzo più mirato delle risorse.
