(AGENPARL) - Roma, 24 Ottobre 2025Oggi la Commissione europea ha constatato in via preliminare che sia TikTok che Meta hanno violato l’obbligo di concedere ai ricercatori un accesso adeguato ai dati pubblici ai sensi della legge sui servizi digitali. La Commissione ha inoltre constatato in via preliminare che Meta, sia per Instagram che per Facebook, ha violato l’obbligo di fornire agli utenti semplici meccanismi per notificare i contenuti illegali e di consentire loro di contestare efficacemente le decisioni di moderazione dei contenuti.
Accesso ai dati per i ricercatori
I risultati preliminari della Commissione mostrano che Facebook, Instagram e TikTok potrebbero aver messo in atto procedure e strumenti onerosi per i ricercatori per richiedere l’accesso ai dati pubblici. Ciò spesso li lascia con dati parziali o inaffidabili, compromettendo la loro capacità di condurre ricerche, ad esempio se gli utenti, compresi i minori, sono esposti a contenuti illegali o dannosi.
Consentire ai ricercatori di accedere ai dati delle piattaforme è un obbligo essenziale di trasparenza ai sensi della legge sui servizi digitali, in quanto fornisce un controllo pubblico sul potenziale impatto delle piattaforme sulla nostra salute fisica e mentale.
Meccanismi di comunicazione e azione
Per quanto riguarda Meta, né Facebook né Instagram sembrano fornire un meccanismo di “avviso e azione” di facile utilizzo e facilmente accessibile per consentire agli utenti di segnalare contenuti illegali, come materiale pedopornografico e contenuti terroristici. I meccanismi che Meta attualmente applica sembrano imporre diversi passaggi inutili e richieste aggiuntive agli utenti. Inoltre, sia Facebook che Instagram sembrano utilizzare i cosiddetti “modelli oscuri”, o disegni di interfaccia ingannevoli, quando si tratta dei meccanismi di notifica e azione.
Tali pratiche possono essere fonte di confusione e dissuasione. I meccanismi di Meta per contrassegnare e rimuovere i contenuti illegali possono quindi essere inefficaci. Nell’ambito della legge sui servizi digitali, i meccanismi di notifica e azione sono fondamentali per consentire agli utenti dell’UE e ai segnalatori attendibili di informare le piattaforme online che determinati contenuti non sono conformi al diritto dell’UE o nazionale. Le piattaforme online non beneficiano dell’esenzione di responsabilità della legge sui servizi digitali nei casi in cui non abbiano agito rapidamente dopo essere state informate della presenza di contenuti illegali sui loro servizi.
Appelli alla moderazione dei contenuti
La legge sui servizi digitali conferisce inoltre agli utenti dell’UE il diritto di contestare le decisioni di moderazione dei contenuti quando le piattaforme rimuovono i loro contenuti o sospendono i loro account. In questa fase, i meccanismi di ricorso per decisione di Facebook e Instagram non sembrano consentire agli utenti di fornire spiegazioni o prove a sostegno dei loro ricorsi. Ciò rende difficile per gli utenti dell’UE spiegare ulteriormente perché non sono d’accordo con la decisione sui contenuti di Meta, limitando l’efficacia del meccanismo di ricorso.
Le opinioni della Commissione relative allo strumento di segnalazione, ai modelli oscuri e al meccanismo di denuncia di Meta si basano su un’indagine approfondita, compresa la cooperazione con Coimisiún na Meán, coordinatore irlandese dei servizi digitali.
Si tratta di risultanze preliminari che non pregiudicano l’esito dell’indagine.
Prossime tappe
Facebook, Instagram e TikTok hanno ora la possibilità di esaminare i documenti contenuti nei fascicoli di indagine della Commissione e di rispondere per iscritto alle risultanze preliminari della Commissione. Le piattaforme possono adottare misure per porre rimedio alle violazioni. Parallelamente sarà consultato il comitato europeo per i servizi digitali.
Se il parere della Commissione è infine confermato, la Commissione può emettere una decisione di non conformità, che può infliggere un’ammenda fino al 6% del fatturato mondiale totale annuo del fornitore. La Commissione può anche imporre penalità di mora per costringere una piattaforma a conformarsi.
Il 29 ottobre 2025 si apriranno nuove possibilità per i ricercatori, con l’entrata in vigore dell’atto delegato sull’accesso ai dati. Tale atto garantirà l’accesso a dati non pubblici provenienti da piattaforme online e motori di ricerca di dimensioni molto grandi, con l’obiettivo di rafforzarne la responsabilità e individuare i potenziali rischi derivanti dalle loro attività.
Contesto
Le constatazioni preliminari della Commissione fanno parte del procedimento formale avviato dalla Commissione nei confronti di Meta e del procedimento formale di indagine su TikTok ai sensi della legge sui servizi digitali. La Commissione prosegue la sua indagine su altre potenziali violazioni che fanno parte del presente procedimento in corso. Questi procedimenti formali ai sensi della legge sui servizi digitali sono distinti dalle indagini in corso nei confronti di Facebook, Instagram e TikTok in merito al rispetto di altre norme pertinenti dell’UE.
