
(AGENPARL) – Wed 22 October 2025 COMUNICATO
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Bitti, 22 ottobre 2025 – A rappresentare
la Sardegna nel 6° Meeting delle Riserve di Biosfera italiane, con l’unica realtà
riconosciuta sull’Isola dall’Unesco, c’era anche una delegazione di Tepilora,
Rio Posada, Montalbo che ha partecipato ai lavori ospitati a Comano Terme
(Trentino) nella Riserva Alpi Ledrensi e Judicaria. Ventuno rappresentanze
giunte da tutta Italia si sono confrontate in una tre giorni di seminari e visite
nel territorio, che hanno permesso di condividere idee ed esperienze tra
istituzioni, comunità locali, ricercatori e giovani: protagonisti dello
sviluppo sostenibile e del futuro migliore per queste aree. L’appuntamento si è
tenuto a poche settimane dal 5° Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera,
tenuto ad Hangzhou (Cina) tra il 22 e il 26 settembre scorsi, da cui prenderà
forma il nuovo Piano di Azione Strategico 2026-2035 e la Dichiarazione di
Hangzhou. Il meeting nazionale è stato quindi l’occasione per tradurre,
rispondendo alle realtà specifiche dell’Italia, le nuove linee globali così da
consolidare le collaborazioni già esistenti e investire nella costruzione di
nuove sinergie. A presentare le esperienze della Sardegna c’erano: Marianna
Mossa, direttrice del Parco naturale regionale di Tepilora (soggetto gestore
della Riserva di Biosfera), la sindaca di Lodè, Antonella Canu, e il suo
collega di Osidda, Antonio Serafino Doneddu.
L’organizzazione. L’incontro
trentino è stato organizzato dal Comitato Tecnico Nazionale MaB (Man and Biosphere)
UNESCO e dal Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (MASE), in
collaborazione con la Riserva Alpi Ledrensi e Judicaria.
Tepilora, Rio Posada, Montalbo. “La
condivisione di buone pratiche e la conoscenza tra i numerosi soggetti che le
hanno costruite nei diversi territori d’Italia è stata un’esperienza dall’alto
profilo formativo: un ottimo punto di ripartenza attraverso cui animare nuovi
percorsi e progetti anche nella nostra giovane Riserva della Biosfera, che la
scorsa estate ha tagliato il nastro degli otto anni dal riconoscimento Unesco”.
Lo ha detto la direttrice Mossa che ha aggiunto: “Conservare e consolidare l’equilibrio
conquistato nei nostri territori tra uomo e natura, punto centrale attorno a
cui ruota il programma MaB, è un impegno costante che dobbiamo assicurare attraverso
una collaborazione quotidiana tra istituzioni e comunità, che resistono alle
rapide evoluzioni della società valorizzando: storia e tradizioni antiche,
tutela dell’ambiente e tessuto produttivo, istruzione e qualità della vita”.
In allegato alcune foto.
Ufficio stampa