
(AGENPARL) – Sun 19 October 2025 Pesaro, 19 ottobre 2025
COMUNICATO STAMPA
/Presidente e consigliere delegato precisano dopo le dichiarazioni del
preside del Marconi: ‘Spazi non espandibili a piacimento e abbiamo il
dovere di trattare tutte le scuole allo stesso modo’/
CAMPUS, PAOLINI E GIOVANELLI: «DA TESTA NESSUNA SOLUZIONE Né COLLABORAZIONE»
PESARO – In merito alle dichiarazioni diffuse agli organi di
informazione dal dirigente scolastico del liceo Marconi Luca Maria
Antonio Testa relative alle scelte dell’amministrazione provinciale
sulla programmazione scolastica, il presidente GIUSEPPE PAOLINI e il
consigliere provinciale con delega alla Programmazione
scolastica ORIANO GIOVANELLI puntualizzano quanto segue: «Non è
appezzabile sotto il profilo delle relazioni istituzionali una
polemica di questo genere da parte del preside. La Provincia ha sempre
tenuto un rapporto più che generoso e disponibile nei confronti del
liceo Marconi. Ma ha il dovere di trattare allo stesso modo tutti gli
altri istituti, che ci si riferisca al Bramante-Genga, al Benelli, al
Santa Marta o a qualsiasi altra scuola superiore del territorio. Allo
stesso tempo, la Provincia ha sicuramente a cuore che qualsiasi
decisione relativa alla disponibilità di spazi, che ricordiamo essere
sempre limitati e non espandibili a piacimento, venga assunta nel
pieno rispetto delle professionalità dei docenti, del personale Ata e
dei bisogni primari degli studenti. Il dirigente scolastico del
Marconi ha firmato un protocollo sul progetto dell’istituto Benelli;
il liceo Marconi occupa nove aule che sono dell’istituto Benelli: per
la realizzazione del progetto del Benelli – che ha intercettato
750mila euro per nuovi laboratori tecnologici a servizio di tutte le
scuole del Campus – e che va rendicontato nel 2026, la cosa certa è
che il liceo Marconi deve lasciare le aule che oggi occupa e che sono
del Benelli». Proseguono Paolini e Giovanelli: «Mentre la Provincia si
è preoccupata di cercare un’alternativa, non ci risulta che il
dirigente scolastico del Marconi abbia mai adottato alcun tipo di
iniziativa, che pure sarebbe rientrata nei suoi doveri d’ufficio, per
cercare soluzioni che fossero adeguate alle necessità dei suoi
studenti e docenti. Pertanto non si può affermare che la Provincia non
abbia agito secondo regole di responsabilità nei confronti di tutti
gli istituti: in particolare, in questo caso, delle esigenze del
Benelli che in questi anni è stato generoso nei confronti del Marconi,
come generoso sarebbe il Santa Marta ospitando temporaneamente nove
aule del Marconi. Inoltre, come abbiamo spiegato, si tratta di
un’operazione transitoria, legata alla definizione e realizzazione del
progetto ‘Polo delle Arti’. Se ci sono proposte alternative che non
comportino oneri impossibili per la Provincia, il preside del Marconi
le faccia. Non c’è molto altro da dire». Per quanto riguarda il ‘Polo
delle Arti’, «la polemica sul fatto che sia un’idea improvvisata non
sta né in cielo e né in terra. Basta cercare sull’argomento notizie,
dichiarazioni, protocolli firmati negli ultimi anni tra istituzioni
che hanno per oggetto la realizzazione del ‘Polo delle Arti’. Il punto
è che questa questione è ora matura da tanti punti di vista, compreso
il tema della sostenibilità dei diversi istituti all’interno del
Campus, oltre che per la sicura valenza culturale del progetto per la
città e per il futuro di un Mengaroni rafforzato da questa scelta,
proprio perché la Provincia cerca di avere una visione territoriale
complessiva. Senza dubbio, dunque, non si tratta di un progetto
improvvisato ma di una programmazione che ha visto anni di confronto e
condivisione. E’ sgradevole quindi che il tema venga trattato in
questo modo da un dirigente scolastico che avrebbe il dovere di
partecipare costruttivamente alle scelte che vengono fatte
relativamente agli istituti scolastici. Ma prendiamo atto della poca o
nulla collaborazione da parte di Testa, a differenza degli altri
presidi».