
In occasione della celebrazione del trentennale dell’Ente Bilaterale Nazionale per l’Artigianato (EBNA), presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, è stata presentata la seconda edizione del Bilancio Sociale della Bilateralità Artigiana, realizzata con il contributo scientifico della Fondazione Giacomo Brodolini.
Con oltre 197.000 prestazioni erogate per un valore di 176 milioni di euro, EBNA conferma il ruolo centrale della bilateralità artigiana come infrastruttura nazionale capace di sostenere imprese e lavoratori, promuovere coesione sociale e innovazione, e valorizzare il lavoro artigiano in tutto il Paese.
L’Agenparl ha intervistato Tiziana Nisini, Vicepresidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
«La bilateralità è importante ed essenziale. Cosa può fare il governo? Cosa può fare la politica e le istituzioni a favore della bilateralità?
La prima misura essenziale è ridurre la burocrazia, lasciando emergere la bilateralità che si è stabilizzata. È un sistema solido, che ha saputo evolversi e intercettare le esigenze del mondo del lavoro. Ridurre la burocrazia significa, quindi, supportare le imprese e tutelare i lavoratori. Questo è lo strumento principe.
Al contempo, questo governo dà ampio spazio alla bilateralità, riconoscendola come uno strumento integrativo indispensabile accanto ai trattamenti economici della contrattazione collettiva nazionale. Lo ha dimostrato durante il Covid, quando gli enti bilaterali si sono rivelati essenziali per sostenere le aziende e supportare i lavoratori.
Questa è la strada: lavorare in condivisione, senza imporre lacciuoli burocratici che troppo spesso risultano un ostacolo a danno delle imprese e degli stessi lavoratori. La politica deve sedersi al tavolo con tutti gli attori principali, con le parti sociali che hanno dato vita alla bilateralità.
Oggi siamo qui a celebrare i 30 anni di EBNA e a confrontarci. Il mercato del lavoro è in continua evoluzione, e il periodo del Covid ci ha mostrato quanto spesso la politica rimanga indietro rispetto a tali cambiamenti. Abbiamo oggi un quadro preciso di un mercato in movimento continuo. Le parti sociali e le istituzioni, a tutti i livelli, devono sedersi insieme per discutere, confrontarsi e portare avanti proposte che arrivano dal territorio.
EBNA e la bilateralità sono l’esempio di come tutto nasca dal territorio: il tessuto economico-produttivo fatto di micro, piccole e medie imprese e dall’artigianato rende grande il nostro Paese. Noi dobbiamo preservare, valorizzare, tutelare e sostenere questo patrimonio.
I momenti difficili ormai li stiamo attraversando da anni; per questo, le istituzioni devono affiancare questo tessuto storico e tradizionale del nostro Paese. Lo devono fare con una politica dell’ascolto e dell’azione, portando avanti proposte mirate a risolvere le criticità dei territori. È indispensabile agire senza fermarsi mai: ascoltare, comprendere e intervenire concretamente.»