
In occasione della celebrazione del trentennale dell’Ente Bilaterale Nazionale per l’Artigianato (EBNA), presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, è stata presentata la seconda edizione del Bilancio Sociale della Bilateralità Artigiana, realizzata con il contributo scientifico della Fondazione Giacomo Brodolini.
Con oltre 197.000 prestazioni erogate per un valore di 176 milioni di euro, EBNA conferma il ruolo centrale della bilateralità artigiana come infrastruttura nazionale capace di sostenere imprese e lavoratori, promuovere coesione sociale e innovazione, e valorizzare il lavoro artigiano in tutto il Paese.
L’Agenparl ha intervistato Aldo Cazzullo, Giornalista e scrittore italiano.
«Nel mondo c’è una grande domanda di Italia. Il mondo è pieno di persone che vorrebbero vivere secondo il nostro stile di vita, mangiare i nostri cibi, bere i nostri vini, indossare i nostri vestiti, venire in Italia per lavorare, studiare o visitarla.
Molto spesso, però, questa domanda d’Italia è soddisfatta da prodotti che non sono realmente italiani, ma che appaiono tali: prodotti Italian sounding, che suonano italiani ma non lo sono. E non si tratta soltanto di mozzarelle o parmigiano, ma di molte altre cose.
Per questo, tutto ciò che si fa per valorizzare il Made in Italy, farlo conoscere, insegnare anche agli stranieri a distinguere ciò che è davvero italiano da ciò che non lo è, rappresenta un’azione molto importante.
Qualsiasi forma di associazione come EBNA può essere, in questo senso, estremamente utile. Credo, infatti, che più le persone si parlano — come è avvenuto al convegno di oggi — più si confrontano le parti sociali, gli imprenditori, i sindacalisti, gli artigiani, gli apprendisti, più si crea un circuito virtuoso. Più si fa comunità, più si fa rete, più si fa sistema. E tutto questo non può che essere un bene per l’intero Paese.»