
(AGENPARL) – Thu 16 October 2025 Nota Stampa
Giovedì 23 ottobre a San Servolo l’inaugurazione dell’opera “Bubu – negli intrecci del fanciullino”, scultura dell’artista Emanuela Giacco
Giovedì prossimo 23 ottobre alle ore 12 nel parco dell’isola di San Servolo, di proprietà della Città metropolitana, verrà inaugurata “Bubu – negli intrecci del fanciullino”, una scultura tessile realizzata dall’artista Emanuela Giacco nel 2023.
L’opera, donazione dell’artista al Comune di Venezia, è interamente realizzata in cime nautiche, con struttura in ferro zincato, finitura in resina epossidica e verniciatura acrilica, e presenta dimensioni di grande impatto: 245 cm di larghezza, 240 cm di profondità, 255 cm di altezza per un peso complessivo di circa due tonnellate.
La scultura entrerà a far parte delle raccolte d’arte contemporanea comunali gestite dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, e viene collocata nel compendio verde dell’Isola di San Servolo, in un’area aperta al pubblico ma vigilata, dove già sono esposte altre opere d’arte contemporanea. La Fondazione San Servolo IRSESC, che gestisce l’isola per conto della Città Metropolitana, ospiterà l’opera senza alcun onere.
La donazione è accompagnata dalla condizione che la gestione, conservazione e valorizzazione dell’opera avvengano per il tramite della Fondazione Musei Civici di Venezia, con la possibilità per il Comune di valutarne in futuro un’esposizione in altro contesto cittadino.
L’opera sarà citata con la dicitura “Donazione Emanuela Giacco”, riconoscendo così il gesto generoso dell’artista, che ha scelto di contribuire al patrimonio artistico pubblico della città con un lavoro di forte valore simbolico e materico, pensato per dialogare con gli spazi aperti e l’identità marittima di Venezia.
Nata all’Aquila, Emanuela Giacco, laureata in ingegneria, ha poi coltivato la sua ispirazione artistica si è formata artisticamente a Roma. Oltre che nella Capitale ha esposto le sue creazioni a Palermo, Bruges, Parigi, Porto Rotondo e Firenze. La sua filosofia risponde alle riflessioni di un mondo che si intreccia e continua ad intrecciarsi: qualunque sia il punto di partenza tutto sembra, in questo stadio, manifestarsi in un intreccio di corde. La ricerca di Emanuela Giacco ha una matrice esistenzialista, corde, legami, nodi, trecce, intrecci, nulla è lineare, nulla si configura in maniera incondizionata. La Giacco pone l’accento sulla complessità dell’essere umano fatta dalla stratificazione di codici genetici, morali e culturali.