(AGENPARL) - Roma, 15 Ottobre 2025(AGENPARL) – Wed 15 October 2025 Scoperta acqua pesante in un disco protoplanetario: una svolta per comprendere l’origine
dell’acqua nel Sistema solare
Un team internazionale di ricercatori, guidato dall’Università Statale di Milano, ha rilevato per la
prima volta acqua doppiamente deuterata (D₂O, nota anche come “acqua pesante”) in un disco
protoplanetario, il luogo in cui nascono i pianeti. Il team ha dimostrato che l’acqua presente in tale
disco è più antica della sua stella V883 Ori (nella costellazione di Orione). Un indizio che potrebbe
suggerire che anche l’acqua presente sulla Terra e nei corpi celesti del nostro Sistema solare abbia
origini più antiche del Sole stesso. Lo studio è stato pubblicato su Nature Astronomy.
Milano, 15 ottobre 2025 – L’acqua è un elemento presente nell’Universo e fondamentale per la vita.
Ma da dove provenga e quando si sia formata è ancora uno dei grandi misteri dell’astronomia.
Un passo importante verso la comprensione di questo enigma arriva da un nuovo studio condotto
dall’Università Statale di Milano in collaborazione con i ricercatori di Purdue University, Harvard &
Smithsonian Center for Astrophysics, Universidad de Chile, University of Tokyo, RIKEN institute e
National Radio Astronomy Observatory e pubblicato su Nature Astronomy.
Grazie alle osservazioni effettuate con il telescopio ALMA (Atacama Large Millimeter Array) in Cile,
gli astronomi hanno rilevato acqua doppiamente deuterata (D₂O) nel disco protoplanetario (il
luogo in cui si formano i pianeti) che circonda la giovane stella V883 Ori (nella costellazione di
Orione).
“La presenza di acqua deuterata dimostra indiscutibilmente che l’acqua presente nel disco
protoplanetario è più antica della stella centrale e che si è formata nelle primissime fasi della nascita
della stella e dei suoi pianeti” spiega Margot Leemker, prima autrice dello studio e ricercatrice
presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano.
Prima di questa scoperta, infatti, gli scienziati ipotizzavano due possibili scenari sull’origine
dell’acqua che si trova nelle comete e nei pianeti: l’ereditarietà o il reset chimico. Nel primo caso
si riteneva che l’acqua provenisse direttamente dalla nube molecolare primordiale, cioè dalla fase
iniziale della formazione di stelle e pianeti. Nel secondo, che la maggior parte dell’acqua originaria
venisse distrutta durante il collasso della nube molecolare — a causa di riscaldamento, radiazioni e
shock — per poi riformarsi nel disco protoplanetario, ma con una composizione chimica diversa (il
processo di distruzione e ricombinazione è noto come reset chimico). La distinzione tra i due scenari
si basa sull’analisi dei rapporti isotopologici dell’acqua.
Ora l’individuazione di acqua pesante già nel disco di formazione del pianeta attorno a V883 Ori,
dimostra che la maggior parte della riserva d’acqua sopravvive al passaggio da nube molecolare
al disco protoplanetario, avvalorando così lo scenario dell’ereditarietà. L’acqua pesante è una
forma specifica di acqua in cui entrambi gli atomi di idrogeno sono sostituiti da deuterio, un isotopo
dell’idrogeno. Questa molecola si forma solo in condizioni molto fredde e non si riforma facilmente
se viene distrutta. È quindi un tracciante sensibile per capire se l’acqua è “antica” o “riformata”.
Misurando il rapporto isotopico D₂O/H₂O, gli scienziati hanno rilevato un rapporto pienamente
coerente con il valore atteso per l’ereditarietà. Questo indica che l’acqua nel disco si è generata
nella nube molecolare prima della nascita della stella e dei pianeti.
“Si tratta di un’importante svolta per comprendere anche l’origine dell’acqua nel nostro Sistema
Solare e, in ultima analisi, sulla Terra” conclude Margot Leemker.
Ufficio Stampa Università degli Studi di Milano
Direzione Comunicazione ed Eventi Istituzionali