
(AGENPARL) – Wed 15 October 2025 «È evidente che l’incontro tra il sindaco Lagalla e il ministro Piantedosi
non abbia prodotto nulla di nuovo rispetto a quanto già deciso dal
Viminale. Le misure erano state annunciate da esponenti del centrodestra
prima ancora che il sindaco fosse ascoltato.
Noi, invece, avevamo chiesto una seduta straordinaria del Consiglio
comunale per affrontare in modo collettivo e responsabile un’emergenza che
richiede ascolto e riflessione, e non una rincorsa agli annunci.
Già dopo i fatti di Monreale ci avevamo provato e avevamo presentato una
mozione con interventi concreti e immediati che l’amministrazione poteva e
doveva attuare da subito, senza attendere Roma. Certamente non esaustivi,
sarebbero stati comunque un segno di attenzione e responsabilità.
Il sindaco, invece, che fino a poche settimane fa negava l’esistenza di
un’emergenza sicurezza, dopo la tragica morte di un ragazzo di 21 anni,
scopre la gravità della situazione e vola nella capitale, continuando però
a rinviare ciò che potrebbe fare qui e ora.
E il Governo nazionale interviene anche qui nel pieno del suo stile,
annunciando zone rosse, peraltro solo in alcuni quartieri, e nuove
telecamere, senza ad esempio affrontare il nodo delle risorse e degli
organici delle forze dell’ordine, oggi in grave sofferenza, con un paio di
decine di nuovi agenti che non risolveranno certamente un problema che è
strutturale.
Noi vogliamo ribadire che non servono misure spot, ma affiancare al
controllo del territorio vere politiche di prevenzione e inclusione
sociale, soprattutto nei quartieri più fragili, utilizzando bene i fondi
già disponibili a Palermo per servizi e opportunità per i giovani.
Il disagio e la violenza non si combattono, infatti, solo con i blitz, è
indispensabile la presenza continua delle istituzioni, con scuola, lavoro e
servizi educativi.
Ma questo centrodestra continua a muoversi per spot e per emergenze, senza
una visione complessiva. E Palermo sta pagando un prezzo troppo alto per la
loro approssimazione e inadeguatezza».
Lo dichiara Mariangela Di Gangi, consigliera comunale del Partito
Democratico.
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
Comune di Palermo