
(AGENPARL) – Thu 09 October 2025 Coldiretti Basilicata: il via libera alla semplificazione della Pac è frutto della mobilitazione anche degli agricoltori della Basilicata
Arriva un altro importante risultato frutto delle molteplici mobilitazioni di migliaia di agricoltori, anche della Basilicata, compresa l’ultima a Bari, organizzate in questi mesi dalla Coldiretti. Si tratta del voto del Parlamento europeo sulla semplificazione della Pac che va nella direzione di un importante alleggerimento del carico burocratico per le aziende agricole, introducendo maggiore chiarezza, flessibilità e riduzione degli oneri amministrativi all’interno della Politica agricola comune. “Si tratta di un cambio di passo che abbiamo chiesto a gran voce in tutte le sedi – spiega il presidente della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani – con l’obiettivo di ridurre una burocrazia che, dagli ecoschemi in poi, si è trasformata in un insieme di regole eccessive e spesso poco chiare, arrivando a scoraggiare i nuovi insediamenti e a gravare sulle aziende con oneri insostenibili”. Proprio sugli ecoschemi è stato approvato un importante emendamento sostenuto da Coldiretti che consente agli Stati membri di esentare dagli impegni degli eco-schemi gli agricoltori con meno di 10 ettari e/o con un numero limitato di capi introducendo una reale proporzionalità e riducendo drasticamente gli oneri per le piccole aziende. “ Previste altre misure che prevedono l’estensione dei pagamenti in caso di crisi anche a epizoozie, con soglie di perdita ridotte e copertura per danni rilevanti a superfici e allevamenti. Gli aiuti per lo sviluppo imprenditoriale delle piccole aziende agricole salgono da 50.000 a 75.000 euro. Sono previsti sostegni agro-climatico-ambientali – aggiunge il vicepresidente della Coldiretti luca, Pietro Bitonti – che possono assumere la forma di pagamenti per unità di bestiame adulto. Vengono ridotti i tempi di approvazione dei piani strategici e la possibilità per gli Stati membri di obbligare all’uso di sistemi digitali, purché accessibili, supportati e con adeguata tutela dei dati. I prati permanenti sono definiti come terreni non arati o riseminati da almeno sette anni o come non seminativi al primo gennaio 2023”. Inoltre, le aziende fino a 50 ettari potranno essere considerate conformi alla regola delle tre colture e, infine, le aziende biologiche e quelle situate in aree Natura 2000 sono considerate automaticamente conformi a diverse norme BCAA. Via libera anche a disposizioni che rafforzano i sostegni alla cooperazione tra agricoltori e introducono incentivi per investimenti in materiale genetico e animali di qualità. Le modifiche approvate dal Parlamento dovranno ora passare al voto del Trilogo, anche se il voto favorevole già ottenuto nelle scorse ore rappresenta un segnale politico di grande rilievo nel percorso di semplificazione per le imprese agricole.
Potenza 9 ottobre 2025
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