
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 SIRI, CASO SALIS: “SERVE COERENZA SULL’IMMUNITÀ”Il responsabile dei dipartimenti della Lega: “L’immunità tutela la funzione, non l’individuo. Basta indignazioni a corrente alternata”
ROMA, 8 OTT – “Chi mi conosce sa che non amo partecipare al polverone politico quotidiano, ma ritengo necessario chiarire alcuni punti, soprattutto in un momento in cui il dibattito pubblico sembra dominato da reazioni emotive e giudizi sommari”. Lo afferma in un post su Facebook Armando Siri, coordinatore dei dipartimenti Lega, intervenendo sul caso Ilaria Salis e sul tema dell’immunità.
E prosegue: “Chi oggi si indigna per le manette ad Ilaria Salis, comparsa in un tribunale ungherese perché accusata di reati contro la persona, era guarda un po’ lo stesso che in Italia tirava le monetine a Craxi, e che godeva nel vedere Enzo Carra tra due carabinieri con i ceppi ai polsi. Anche Enzo Tortora purtroppo lo abbiamo visto in manette. Individui che non avevano usato violenza contro nessuno, ma semplicemente finiti nel solito polverone dell’ignominia politica in cui è più facile tirare una scarpa allo specchio piuttosto che accettare ciò che ci riflette.”
Siri invita a una riflessione più ampia sul tema dell’immunità: “I rappresentati non sono diversi dai rappresentanti e vice versa. Questo è il prezzo della democrazia che pare nessuno voglia pagare, salvo ogni tanto presentare il conto al malcapitato di turno”.
E precisa: “L’immunità è una prerogativa che dovrebbe proteggere il rappresentante nell’esercizio del mandato, non un modo ex post per “farla franca”. E va chiarito che si tratta di un diritto indisponibile per il rappresentante, perché appartiene esclusivamente alla funzione e quindi all’Assemblea Legislativa nella sua Sovranità. Cosa c’entra l’immunità per un individuo, che non nell’esercizio della funzione, è accusato di violenza e reati contro la persona durante una manifestazione di piazza?”.
“Nessuna gogna, nessun gusto sadico. Solo cercare di riportare tutto in un alveo di confronto aperto e leale”. E conclude: “Se poi c’è chi tra gli opinionisti, la sinistra e la galassia pentastellata, pensa che l’immunità debba essere estesa o rafforzata per garantire, ciò che in Italia è stato abolito, con la riforma giacobina dell’art.68 della Costituzione, ovvero un perimetro invalicabile per i rappresentanti del Popolo, per esprimersi liberamente senza temere ritorsioni da altri poteri o funzioni dello Stato, ben venga il dibattito. Ma per favore, si riesca almeno una volta, ad essere coerenti. O l’immunità è immunità per tutti o è impunità per tutti”.
Ufficio Stampa – Lega per Salvini Premier