
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 Misiani (PD), audizione UPB smonta propaganda Governo. Nel 2026 manovra
avrà impatto negativo su Pil
«L’audizione dell’Ufficio parlamentare di bilancio sul Documento
programmatico di finanza pubblica è impietosa: secondo le stime dell’UPB la
crescita economica nei prossimi tre anni sarà mediamente inferiore alle
previsioni del governo e nel 2026 l’impatto della manovra sarà addirittura
negativo sul PIL, a causa del rallentamento degli investimenti e della
debolezza strutturale della domanda interna.
È un dato sconcertante, che conferma ciò che denunciamo da tempo: il
governo Meloni sta vivendo di rendita sul PNRR, senza il quale l’Italia
sarebbe in recessione, e non ha la più pallida idea di come rilanciare
davvero lo sviluppo del Paese.
Le poche misure accennate nel Documento di programmazione – il mini-taglio
dell’IRPEF e gli incentivi alle imprese – sono pannicelli caldi, senza
effetti significativi sulla crescita e incapaci di affrontare le vere sfide
di produttività e innovazione di cui l’Italia ha bisogno.
Dal 2027, quando l’effetto del PNRR inizierà a esaurirsi, l’Italia rischia
di restare intrappolata nella stagnazione, con preoccupanti incognite anche
sulla tenuta dei conti pubblici e l’andamento del debito, che secondo l’UPB
arriverà nel 2026 al 139 per cento del PIL e rimarrà a livelli superiori a
quanto previsto dal governo per tutto l’orizzonte di programmazione.
È l’ennesima conferma che le politiche di austerità e di semplice
galleggiamento portano il Paese in un vicolo cieco. Serve una direzione
completamente diversa: più investimenti pubblici stabili, lavoro di qualità
e un serio piano industriale per la transizione ecologica e digitale».
Così in una nota Antonio Misiani, senatore e responsabile Economia e
finanze nella segreteria nazionale del PD.
Roma, 8 ottobre 2025
Alla luce dei principi di cui al D.lgs. 196/03 e al Regolamento UE
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