
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 Dl concorrenza: Mori (PD), arretramento pericoloso con emendamento Fdi su
cartelloni sessisti
“Quello che si sta consumando in Commissione parlamentare, con
l’emendamento di Fratelli d’Italia al disegno di legge Concorrenza, è un
segnale gravissimo di restaurazione culturale, mascherato da una presunta
difesa della libertà di espressione.
Una libertà distorta, che non emancipa ma autorizza a perpetuare
stereotipi, a offendere e mercificare il corpo delle donne, a riproporre
l’immaginario machista di un sistema che cerca rassicurazione nella
prepotenza dell’impunità. Cancellare il divieto di affissioni pubblicitarie
con contenuti sessisti, omofobi o discriminatori, significa tornare
indietro di anni nella tutela della dignità umana e dei diritti.
Quella norma, che modificava l’art. 23 del Codice della Strada, vietava
messaggi lesivi della persona su strade, veicoli e spazi pubblici,
proteggendo il diritto di tutti e tutte a non essere oggetto di
comunicazioni degradanti o offensive.
Un principio di civiltà che oggi Fratelli d’Italia tenta di cancellare con
la scusa di voler “evitare la censura”. Revocare il divieto significherebbe
aprire la strada alla legittimazione di messaggi sessisti e omofobi nello
spazio pubblico.
È un colpo inferto non solo alle donne, ma a ogni idea di civiltà, perché
nessuna libertà autentica può fondarsi sulla negazione della libertà e del
rispetto altrui.
Chiediamo al Parlamento di respingere con fermezza questo emendamento e al
Governo di assumersi la responsabilità politica e morale di non assecondare
un arretramento tanto pericoloso”.