
(AGENPARL) – Wed 08 October 2025 *Dal Salento al Gargano, la Xylella non si ferma: 47 ulivi infetti nel
Foggiano. Scatigna (FdI): “Emiliano ha fallito, ha creduto ai complotti e
ora la Puglia paga il prezzo”*
La Xylella fastidiosa torna a far tremare la Puglia. Con la determinazione
dirigenziale n. 163 dell’8 ottobre 2025, la Regione ha ufficialmente
individuato un nuovo focolaio nel territorio di Cagnano Varano, in
provincia di Foggia, all’interno del Parco Nazionale del Gargano. Le
analisi effettuate dal Centro di ricerca “Basile Caramia” di Locorotondo e
dal Dipartimento SAFE dell’Università di Foggia hanno confermato la
presenza del batterio in 47 piante di olivo, mentre il CNR di Bari ha
caratterizzato la sottospecie come pauca, la stessa che ha devastato
milioni di ulivi nel Salento.
Il provvedimento firmato dal dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario
regionale, Salvatore Infantino, istituisce una nuova area delimitata con
zona infetta e zona cuscinetto di 2,5 chilometri, dove scatteranno le
misure di eradicazione previste dal regolamento europeo. Si tratta del
primo caso accertato nella Capitanata e segna un drammatico avanzamento
dell’epidemia verso nord. Una notizia che scuote il mondo agricolo e che
riaccende lo scontro politico sulla gestione dell’emergenza.
Durissimo il commento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia,
Tommaso Scatigna, componente della Commissione speciale sulla Xylella. “*Quello
che temevamo è accaduto: la Xylella fastidiosa ha raggiunto anche il
Foggiano. In dieci anni di governo di centrosinistra la malattia ha
attraversato tutta la Puglia, dal Salento fino alla Capitanata. È questo il
lascito del presidente Emiliano: una regione piegata, milioni di ulivi
distrutti e un’agricoltura ferita nel profondo.*”
Scatigna ricorda anche le fasi più controverse della gestione politica
dell’emergenza: “*All’inizio di questa tragedia Emiliano non solo si
schierò contro le misure di contenimento, ma arrivò persino a esultare
quando la magistratura bloccò il piano Silletti, che prevedeva
l’eradicazione delle piante infette. Invece di sostenere la scienza e la
responsabilità istituzionale, preferì alimentare le tesi complottiste e
cavalcare il consenso di piazza. Oggi vediamo le conseguenze di quelle
scelte.*”
Il consigliere di Fratelli d’Italia attacca anche la narrazione che il
presidente Emiliano ha più volte portato avanti negli ultimi anni: “*Emiliano
si è vantato più volte di aver ‘fermato la Xylella’. Lo disse persino