
(AGENPARL) – Thu 02 October 2025 *COMUNICATO STAMPA DEL 2 OTTOBRE 2025*
*Lapideo, decisivo il ruolo della Regione Toscana per la tenuta del settore*
Il presidente della sezione Lapidei di Confindustria Toscana Nord, *Agostino
Pocai*, commenta le istanze che il sistema confindustriale ha presentato ai
candidati alla presidenza della Regione Toscana (qui
il
comunicato generale di ieri con la posizione di Confindustria Toscana Nord).
“E’ stata una mossa opportuna quella di menzionare già ai candidati alla
presidenza della Regione Toscana le necessità del settore lapideo. Per le
nostre imprese le norme regionali sono quelle di maggior impatto sui
processi produttivi, più rilevanti quindi anche di quelle nazionali.
Sono due i capitoli principali su cui chiediamo attenzione: l’abbiamo
chiesta all’amministrazione ora in scadenza e continueremo a chiederla nel
prossimo mandato, dato che i problemi sono rimasti irrisolti.
Mi riferisco in primo luogo alla peculiarità della Regione Toscana che, a
differenza di altre, è ostile all’utilizzo diretto dei residui di
lavorazione del marmo e delle altre pietre, opportunamente gestiti a monte
del ciclo produttivo, per interventi di riqualificazione ambientale come il
riempimento di cave di prestito o di siti dismessi o degradati. Altri
utilizzi possibili sarebbero la sostituzione dell’argilla
nell’impermeabilizzazione dei capping di discariche e nella
riqualificazione degli argini dei fiumi. Quando si parla di utilizzare
direttamente gli scarti di lavorazione del lapideo si pensa in maniera
inappropriata a uno stoccaggio di rifiuti. Non è così: se derivanti da
processi produttivi adeguati e predeterminati, i residui possono
configurarsi non come rifiuti ma come sottoprodotti e come tali essere
immediatamente utilizzabili. Quanto proponiamo riduce principalmente
l’impatto ambientale ed è in linea con i principi dell’economia circolare.
Accade già in altre regioni del nostro paese, perché non da noi? Nella
situazione attuale a rimetterci è soprattutto l’ambiente, con l’occupazione
inutile di spazi di discarica, ma anche le imprese che devono gestire i
propri scarti unicamente come rifiuti, con costi elevatissimi di
smaltimento, insostenibili in un momento di flessione della domanda.
L’altro tema centrale per il nostro settore sono i rapporti con la Regione
Toscana e i vari stakeholder in merito alle norme che regolano le attività
estrattive: auspichiamo una dialettica libera da pregiudizi in materia di
cave, con riferimento ai temi della sostenibilità ambientale, della
tracciabilità e della filiera corta. Crediamo che ci siano spazi per
confrontarsi con tutti serenamente, nella consapevolezza che non si possa
tuttavia prescindere completamente dall’oggettività delle richieste del
mercato.
A chiunque esca vincitore dalle urne chiederemo di farsi carico di questi
problemi, che impattano su un settore che non vive un momento brillante. La
stessa fiera Marmomac, che si è chiusa a Verona pochi giorni fa, ha
evidenziato un mercato molto debole, in contrazione.
Del resto basta pensare al fatto che il nostro mercato principale sono gli
Stati Uniti: vale a dire un paese la cui valuta negli ultimi è diventata
molto più debole della nostra, e che ha recentemente introdotto dazi in
ingresso al 15%. Considerando i due aspetti – debolezza del dollaro e dazi
– si può calcolare approssimativamente in un +25% l’aggravio di costi che
un importatore americano dei nostri prodotti sta subendo rispetto
all’inizio dell’anno. Un’enormità; condizioni di mercato molto
problematiche che sfuggono al controllo sia delle aziende che delle
amministrazioni locali.
Ma avere norme regionali non ostili alle imprese del lapideo eviterebbe
almeno di aggiungere problema a problema, tutelando per quanto possibile un
settore storico del territorio, che assicura sviluppo e occupazione.”
*Allegata foto*
Per contattare l’ufficio stampa:
Le informazioni contenute nella presente comunicazione e i relativi
allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate
esclusivamente alle persone o alla Società sopraindicati.
La diffusione,
distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da
parte di qualsiasi
soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai
sensi dell’art. 616
c.p., che ai sensi del Regolamento UE 679/2016.
Se avete ricevuto questo
messaggio per errore, vi preghiamo di
distruggerlo e di informarci
I Suoi dati personali sono trattati in conformità
Regolamento 679/2016.
Per maggiori informazioni sul trattamento e
sull’informativa visiti il ns. sito