
La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) prevede che l’economia della Turchia crescerà del 3,1% nel 2025, migliorando la previsione di crescita precedente del 2,8% formulata dalla Banca nel maggio 2025.
La Banca prevede che l’economia turca crescerà del 3,5% nel 2026, una percentuale invariata rispetto alla precedente previsione.
Le previsioni sono state pubblicate oggi nel rapporto Regional Economic Prospects della Banca . Si prevede che la crescita nelle regioni della BERS (escluse sei economie dell’Africa subsahariana e dell’Iraq) si attesterà al 3,1% nel 2025, dopo risultati migliori del previsto nella prima metà dell’anno, prima di risalire al 3,3% nel 2026. Le economie nelle regioni della BERS rimangono sotto pressione a causa delle continue tensioni geopolitiche globali, della crescente concorrenza della Cina nei mercati di esportazione e del limitato margine di manovra fiscale.
La volatilità del sentiment sul rischio e le condizioni di finanziamento globali più restrittive rimangono fattori di rischio chiave per la Turchia. D’altro canto, l’allentamento delle tensioni in Siria e nel Caucaso e una più stretta cooperazione con l’UE potrebbero consentire alla Turchia di capitalizzare i suoi punti di forza consolidati nei settori dell’edilizia, della logistica e della difesa, secondo il rapporto.
Nel 2024 la BERD ha investito la cifra record di 2,6 miliardi di euro in Turchia, spinta dalla propensione del settore privato per gli investimenti verdi e dal continuo sostegno della Banca alle regioni colpite dai terremoti del febbraio 2023.
L’investimento cumulativo della Banca nel Paese ammonta a oltre 22,4 miliardi di euro, mentre il suo portafoglio attuale nel Paese ammonta a circa 8 miliardi di euro.
