
(AGENPARL) – Tue 30 September 2025 *Nasce la rete oncologica umbra. Presidente Proietti: “approvati i primi
cinque percorsi di cura, con la nuova presa in carico stiamo cambiando
davvero il modo di affrontare la malattia oncologica” *
(Aun) – Perugia, 30 settembre 2025 – La Regione ha presentato oggi, nella
sede di Villa Umbra, la nuova rete oncologica regionale e i primi cinque
percorsi preventivi diagnostico-terapeutici assistenziali dedicati ai
tumori della mammella, del polmone, della prostata, del colon e del retto. Si
tratta di un modello innovativo di organizzazione e funzionamento dei
servizi oncologici che intende garantire uniformità, qualità ed equità
delle cure, orientando e prendendo in carico la persona malata secondo la
visione del Piano oncologico nazionale 2023-2027, parte integrante del
nuovo Piano socio-sanitario regionale.
All’incontro – molto partecipato da professionisti, direzioni sanitarie e
associazioni – hanno preso parte la presidente della Regione, Stefania
Proietti, la direttrice regionale salute e welfare, Daniela Donetti, e
l’amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica,
Joseph Flagiello. Il rettore dell’Università degli Studi di Perugia
Maurizio Oliviero ha inviato un saluto istituzionale, non potendo essere
presente per impegni.
“Siamo lieti, come Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, di ospitare e
accompagnare un percorso complesso ma determinante – ha dichiarato
Flagiello. Occasioni come questa hanno il valore di moltiplicare energie e
competenze, ponendo basi concrete per una sanità rinnovata e più vicina
alle persone. Ringrazio la presidente Proietti, la direttrice Donetti e
tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa”.
“Con la Rete oncologica regionale – ha sottolineato la presidente Stefania
Proietti – vogliamo garantire che ogni cittadino umbro, indipendentemente
dal luogo di residenza, abbia accesso agli stessi percorsi, agli stessi
standard di qualità e agli stessi diritti di cura. È una rete che mette al
centro la persona, sostenuta dal lavoro straordinario di professionisti,
istituzioni e associazioni, e che si avvale di strumenti digitali e
innovativi per rendere i percorsi più sicuri, rapidi ed equi. La rete è un
investimento concreto sulla salute e sulla fiducia dei cittadini nel
Servizio sanitario regionale”.
La Rete oncologica regionale, frutto del lavoro condiviso dalla direzione
regionale salute e welfare con le direzioni strategiche, i professionisti
delle quattro aziende sanitarie, l’Università degli Studi di Perugia e le
associazioni di volontariato, rappresenta un passaggio decisivo verso il
modello di Comprehensive cancer care network. L’obiettivo è integrare in
modo strutturale ospedali, servizi territoriali, medicina generale e
associazioni dei pazienti, rafforzando la continuità assistenziale e la
prossimità delle cure.
“Elemento centrale della nuova rete sono i percorsi preventivi
diagnostico-terapeutici assistenziali – ha evidenziato la direttrice
Daniela Donetti – che definiscono con precisione i passaggi di presa in
carico del paziente. I primi cinque percorsi adottati riguardano i tumori
della mammella, del colon-retto, del polmone e della prostata. In
particolare, quello dedicato alla mammella rappresenta un modello di
eccellenza che integra screening, diagnosi precoce, chirurgia, trattamenti
oncologici e radioterapici, fino alla riabilitazione e al supporto
psiconcologico. Attraverso la rete delle Breast unit regionali (Perugia,
Terni, Foligno e Città di Castello) vengono garantiti standard omogenei,
volumi adeguati e continuità assistenziale”. Accanto ai percorsi clinici,
la rete punta con decisione sulla digitalizzazione. La codifica unica dei
Cip (Codici identificativi di percorso) consente di tracciare l’intero iter
del paziente, monitorare tempi e prestazioni e passare da una logica
prestazionale a una medicina di iniziativa. Telemedicina, teleconsulto e
teleriabilitazione diventano strumenti quotidiani per favorire
l’integrazione delle competenze e migliorare la qualità delle decisioni
cliniche.
Una delle principali novità organizzative è l’attivazione dei Polo (Punti
di orientamento locale oncologico), presenti in ogni azienda sanitaria:
spazi dedicati all’accoglienza e all’ascolto, con apertura prefissata e
numero telefonico dedicato, presso cui il paziente con sospetta o accertata
diagnosi oncologica può rivolgersi per essere preso in carico. Nei Polo
operano oncologi e infermieri-case manager, in grado di programmare
prestazioni, attivare i gruppi oncologici multidisciplinari e monitorare la
continuità del percorso.
“Da anni chiediamo che la Rete oncologica regionale diventi davvero
operativa – ha dichiarato Anna Maria Biancifiori, coordinatrice del gruppo
Insieme Umbria contro il cancro. Oggi possiamo finalmente dire che si sta
aprendo una fase nuova. Per la prima volta percepiamo la volontà politica
di accelerare i tempi, di ascoltare i pazienti e di rendere più chiari i
percorsi di presa in carico. È un segnale che riconosciamo e apprezziamo.
Con una rete moderna, efficiente e uniforme, siamo fiduciosi che l’Umbria
possa tornare a essere un modello di eccellenza nella cura oncologica”.
La prima sessione dell’incontro è stata dedicata all’inquadramento
nazionale e regionale, alle prospettive di innovazione e alla presentazione
dei primi percorsi, a partire da quello dedicato al tumore della mammella.
I lavori proseguiranno domani con approfondimenti sui percorsi oncologici
relativi a prostata e colon-retto e con tavole rotonde che coinvolgeranno
associazioni di pazienti, stakeholder e direzioni generali delle aziende
sanitarie.La Regione esprime un sentito ringraziamento a tutti i
professionisti che hanno contribuito alla costruzione della rete oncologica
regionale: oncologi, chirurghi, radiologi, anatomopatologi, palliativisti,
medici di medicina generale, biologi molecolari, psicologi, genetisti,
riabilitatori, infermieri e tutti coloro che hanno messo competenze e
impegno al servizio della comunità. Un riconoscimento particolare va ai
coordinatori della rete, Sergio Bracarda (coordinatore organizzativo) e
Fausto Roila (coordinatore scientifico), ai responsabili delle Breast unit,
ai referenti del Registro tumori umbro e alle direzioni delle aziende
sanitarie e ospedaliere umbre. “La nuova Rete oncologica regionale – ha
concluso la presidente Proietti – è la dimostrazione che l’Umbria sa
affrontare le sfide più complesse con un approccio moderno, partecipato e
inclusivo. È una rete che unisce persone, competenze e tecnologie per
offrire ai cittadini percorsi oncologici più sicuri, accessibili e umani. È
un modello di sanità che guarda avanti, restando saldamente ancorato ai
valori di equità e solidarietà”.