
(AGENPARL) – Mon 29 September 2025 Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello sui ritardi nella realizzazione degli
impianti fotovoltaici Eni e Shell per Acquedotto Lucano. Con preghiera di
diffusione, si ringrazia.
*COMUNICATO STAMPA*
*Chiorazzo e Vizziello (BCC): “Sui progetti di fotovoltaico Eni e Shell per
il settore idrico servono chiarezza e tempi certi. La Giunta dica a che
punto siamo e chi pagherà eventuali ritardi”. *
I consiglieri regionali di Basilicata Casa Comune, Angelo Chiorazzo e
Gianni Vizziello, hanno presentato una nuova interrogazione urgente al
Presidente della Giunta regionale in merito allo stato di avanzamento dei
progetti per la realizzazione degli impianti fotovoltaici a servizio del
sistema idrico lucano, previsti dall’Accordo “Progetti di Sviluppo”
sottoscritto con ENI e Shell nel giugno 2022.
“Abbiamo già presentato un’interrogazione lo scorso febbraio – spiegano
Chiorazzo e Vizziello – ma la risposta fornita da API-BAS il 18 giugno 2025
si è rivelata del tutto fuori tema poiché riferita ad altri interventi, che
seppur riconducibili ad Acquedotto Lucano, non riguardano i progetti
approvati con le DGR 826/2023 e 1/2024, che hanno recepito l’Accordo
Attuativo con ENI e Shell”.
I due consiglieri ricordano che le finalità del progetto, dal valore di 55
milioni di euro, come stabilito dalla scheda approvata dalla Giunta, sono
quelle di favorire la sostenibilità e l’efficientamento energetico del
servizio idrico, ridurre i costi di Acquedotto Lucano e abbattere le
tariffe a vantaggio delle famiglie lucane, con particolare attenzione alle
fasce più vulnerabili.
“Le tempistiche – aggiungono i consiglieri di Basilicata Casa Comune –
erano state fissate in tre fasi, una fase ponte già avviata il 1° febbraio
2024 con la fornitura di energia a prezzo calmierato (82 €/MWh) fino a fine
2025; la realizzazione e gestione dei tre parchi fotovoltaici da 49 MWp
complessivi entro il 2025, con messa in esercizio dal 1° gennaio 2026;
infine il trasferimento della titolarità degli impianti alla Regione entro
il 2031. Oggi vogliamo sapere a che punto siamo, se i tempi saranno
rispettati e soprattutto a chi ricadranno i costi in caso di ritardo”.
Chiorazzo e Vizziello sottolineano come la Basilicata viva ormai da tempo
la contraddizione di una politica degli annunci che non si traduce in
soluzioni concrete. “Lo vediamo con Acquedotto Lucano – affermano – che
continua a vivere una crisi finanziaria strutturale, aggravata anche dai
ritardi amministrativi su progetti annunciati come strategici per ridurre i
costi energetici. Intanto, per fronteggiare il peso crescente della
bolletta elettrica, si continua a utilizzare perfino le risorse destinate
al bonus idrico, snaturandone la finalità sociale e sottraendo quelle
risorse alle famiglie lucane”.
“Questi progetti – concludono Chiorazzo e Vizziello – nelle intenzioni
dovrebbero generare un beneficio concreto sulle bollette idriche degli
utenti. Non possiamo permettere che, per mancanza di chiarezza o per
ritardi nella realizzazione, si tradisca l’obiettivo che era alla base
dell’accordo con ENI e Shell facendo ricadere, ancora una volta, i costi
dei ritardi amministrativi sui cittadini lucani”.