
(AGENPARL) – Mon 29 September 2025 Lgt. C.S. Adolfo Pascarella
Comando Provinciale Carabinieri di Caserta
Aliquota Comunicazione e Stampa
Nel corso della mattinata odierna, nella provincia di Napoli e Potenza, i
carabinieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione ad unordinanza
di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere,
emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione
Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 persone (un 54enne, un 29enne e
un 22enne), già note alle FF.OO., ritenute responsabili di tentata
estorsione, in concorso, aggravata dal metodo mafioso.
Lindagine, avviata nel luglio del 2025 dai carabinieri della Stazione di
San Nicola La Strada(CE), ha consentito di far luce su un tentativo di
estorsione posto in essere, dai tre indagati, in danno del titolare di una
ditta di produzione, importazione e distribuzione di apparecchi da
intrattenimento con vincita in denaro (slot machine).
Secondo quanto ricostruito, i tre indagati, presentandosi quali esponenti
della criminalità organizzata locale, avrebbero minacciato, anche in forma
implicita e con modalità tipicamente mafiose, un procacciatore daffari e
collaboratore della citata società, nel corso di un incontro avvenuto a
Cardito (NA). In quella circostanza, la vittima si sarebbe vista avanzare
una richiesta estorsiva di 1.500 euro, da versare in tre rate annue (Natale,
Pasqua e Ferragosto), oltre ad ulteriori 3.000 euro, pari alla metà della
somma di 6.000 euro che lo stesso avrebbe dovuto ricevere in restituzione
dal titolare di un bar, poiché precedentemente anticipata per consentire a
questultimo di rinnovare i locali.
Determinante è stata la denuncia presentata dalla p.o. presso i Carabinieri
di San Nicola La Strada, che ha dato avvio alle indagini coordinate dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le successive attività di
riscontro hanno permesso di ricostruire la dinamica dellepisodio criminoso
attraverso lescussione di persone informate sui fatti, lacquisizione di
immagini di videosorveglianza pubblica, installata nei pressi del luogo
dellincontro, e lanalisi delle celle telefoniche, che hanno consentito di
identificare compiutamente i presunti autori.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di
indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i
destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi,
presunte innocenti fino a sentenza definitiva.