
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 Un’idea oltre l’obiettivo: il cinema visionario di Giulio de Nicolais
Già nel 2011 Giulio de Nicolais anticipava le trasformazioni del cinema digitale con “Sulla scena del crimine”, un mediometraggio interamente girato con fotocamere Canon 7D, in un periodo in cui l’uso di questo tipo di dispositivi nella narrazione cinematografica era ancora visto come una curiosità più che una scelta autoriale. L’opera, prodotta da Ukraina in Europa Onlus, non si limitava a sperimentare sul piano tecnico, ma si proponeva come manifesto di un cinema capace di unire innovazione, impegno civile e inclusione sociale.
Presentato alla 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Lab, “Sulla scena del crimine” ha segnato un momento importante per il cinema indipendente italiano. Oggi è citato nei repertori ufficiali del Cinema Italiano, a riconoscimento del suo valore culturale e del suo impatto storico.
Il cast, diretto dallo stesso de Nicolais, comprendeva attori professionisti come Gabriele Ratini, Mila Rich, Floriana Secondi, Olga Matsyna e Mario Donatone, affiancati da Angelo Martini, noto volto Rai e compositore della colonna sonora, oltre che da interpreti non professionisti, inclusi attori con disabilità. La loro presenza ha dato al film una dimensione profondamente sociale, offrendo opportunità concrete di partecipazione e riconoscimento, e contribuendo a infrangere stereotipi e pregiudizi attraverso il linguaggio del cinema.
Ambientato tra Roma e Ostia, il mediometraggio affronta temi di giustizia, memoria e verità, restituendo uno spaccato sociale critico e attento. L’utilizzo delle fotocamere non è stato solo un espediente tecnico ma una scelta concettuale precisa: trasformare lo strumento che cattura l’istante in uno strumento narrativo capace di restituire profondità, tensione e umanità.