
“Il voto di oggi in Commissione Agricoltura sul parere al Bilancio 2026 – dichiara Dario Nardella, relatore del parere e coordinatore dei Socialisti e Democratici – è un segnale chiaro: vogliamo un’Europa che difenda i suoi agricoltori e le comunità rurali, investendo risorse adeguate per affrontare sfide sempre più complesse come lo spopolamento, il divario digitale e l’adattamento al cambiamento climatico.” Nardella sottolinea come, pur accogliendo con favore i 56 miliardi proposti dalla Commissione sotto la Rubrica “Risorse naturali e ambiente” tali fondi restino comunque insufficienti a fronte delle reali esigenze del settore. Forte è inoltre la preoccupazione per il taglio del margine del FEAGA nel 2026: un taglio che rischia di lasciare l’UE con le mani legate di fronte a shock imprevisti. “Deploriamo inoltre i tagli al bilancio della PAC introdotti con la revisione del QFP, che colpiscono in particolare le misure di mercato e di promozione. In un momento di forte competizione internazionale, ridurre il sostegno alla promozione dei nostri prodotti è semplicemente controproducente.”
Sulla riserva di crisi, Nardella accoglie con favore il suo ripristino a 450 milioni di euro, ma avverte: “L’importo è fermo dal 2021 e non basta più. Chiediamo che la Commissione riformi le regole di accesso e attivazione, con meccanismi rapidi, trasparenti e fondi aggiuntivi, per garantire sostegno vero e immediato agli agricoltori colpiti da crisi di mercato, climatiche o sanitarie. Infine, Nardella ribadisce la battaglia per il ripristino dei programmi di promozione agroalimentare a gestione diretta: “Difendere e valorizzare il nostro settore agroalimentare significa sostenere la competitività europea e la qualità dei prodotti europei. Per questo chiediamo un rifinanziamento pieno di questi strumenti, con un’attenzione particolare ai prodotti provenienti da aree montane e svantaggiate.”