
(AGENPARL) – Wed 24 September 2025 *La Regione Umbria adotta le linee guida sull’impatto delle emissioni
odorigene generate da impianti e attività produttive. L’assessore Thomas De
Luca: “Per la prima volta una normativa specifica e nuovi strumenti per la
tutela della salute pubblica”*
(aun) – Perugia, 24 settembre 2025 – Su proposta dell’assessore regionale
all’ambiente, Thomas De Luca, la Giunta regionale dell’Umbria ha adottato
la delibera contenente “Linee guida per la valutazione dell’impatto
odorigeno”. Questa misura rappresenta uno strumento fondamentale definendo
procedure univoche per il rilascio dei titoli abilitativi e la gestione dei
casi critici. Il provvedimento colma una lacuna normativa, poiché fino ad
ora la Regione Umbria non era dotata di norme specifiche in materia di
emissioni odorigene.
“Con l’adozione di queste linee guida – dichiara l’assessore Thomas De
Luca – dotiamo finalmente la Regione di uno strumento operativo che ci
permette di affrontare in modo sistematico il problema delle emissioni
odorigene. Il documento stabilisce criteri precisi e livelli di
approfondimento per i nuovi impianti, ma soprattutto offre una procedura
chiara e condivisa per la gestione dei casi critici, garantendo la tutela
dei ricettori sensibili e la salute dei residenti. Con il Tavolo Tecnico
coordinato dai Comuni, assicuriamo una risposta rapida e l’impegno
congiunto di tutti gli enti coinvolti per il miglioramento della qualità
ambientale”.
L’obiettivo è l’adozione di un quadro normativo regionale per
l’applicazione dell’articolo 272-bis del D.Lgs. 152/2006, integrando gli
indirizzi forniti dal Decreto Direttoriale n. 309/2023 del Ministero
dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica in materia di emissioni
odorigene di impianti e attività. Tali indirizzi forniscono un quadro di
riferimento essenziale per i procedimenti istruttori e decisionali in
materia di autorizzazioni ambientali. Il disturbo olfattivo e la sua
percezione soggettiva è un problema complesso che può compromettere il
benessere umano e generare fastidio e conflitti tra i cittadini e le
attività produttive.
Le linee guida stabiliscono criteri e condizioni per valutare le
emissioni odorigene generate da impianti o attività con potenziale impatto
olfattivo. Si applicano a tutti i nuovi impianti e le nuove attività che, a
causa delle loro lavorazioni, possono ragionevolmente generare emissioni
odorigene, come specificato nella Tabella 1 allegata alle Linee Guida. Gli
approfondimenti sono richiesti per le attività soggette a diverse procedure
autorizzative, tra cui: Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) per emissioni
in atmosfera; Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA); Autorizzazione
alla Gestione dei Rifiuti (Art. 208 D.Lgs. 152/2006); Autorizzazione Unica
per fonti rinnovabili (Biogas, Biometano e Biomassa); Valutazione d’Impatto
Ambientale (VIA) o verifica di assoggettabilità (Screening). Le indicazioni
si applicano anche agli impianti esistenti soggetti a rinnovo, riesame o
modifica dell’Autorizzazione, e ai casi critici in presenza di ripetute
segnalazioni di odori.
Vengono definiti tre diversi livelli di approfondimento tecnico per le
relazioni allegate alle istanze di autorizzazione: ricognitivo,
semplificato ed esteso. La scelta del livello dipende dalla tipologia di
istanza e dal potenziale impatto. In particolare, per le procedure estese,
gli studi devono prevedere l’uso di un modello di dispersione per
dimostrare il rispetto dei “Valori di accettabilità del disturbo olfattivo
presso i ricettori”. Questi valori sono fissati in funzione della
sensibilità del ricettore (basata sulla classificazione ISTAT e sulle Zone
Territoriali Omogenee)
Le linee guida definiscono in dettaglio la procedura per la “Gestione
delle criticità correlate ad impianti esistenti” che si articola in tre
fasi: indagine, imposizione modifica autorizzazione, verifica efficacia. In
caso di criticità è prevista l’istituzione di un Tavolo Tecnico in cui il
Comune, nella persona del Sindaco, assume un ruolo centrale, istituendo e
coordinando il tavolo stesso al quale partecipano ARPA, AUSL e l’autorità
competente al rilascio dell’autorizzazione, con il compito di valutare
l’entità del disturbo, proporre ed attuare azioni di mitigazione.