
Nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Presidente della Repubblica Libanese, Generale Joseph Aoun, ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per la cessazione immediata dell’aggressione israeliana e il completo ritiro delle forze di occupazione da tutto il territorio libanese. Aoun ha anche chiesto il rilascio degli ostaggi libanesi e la piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il Presidente Aoun ha sottolineato il ruolo unico e cruciale del Libano come nazione in cui cristiani e musulmani coesistono in un quadro di piena cittadinanza. Ha citato le parole di Papa Giovanni Paolo II, ribadendo che “Il Libano è più di un Paese, è un messaggio di libertà e pluralità sia per l’Oriente che per l’Occidente”.
Aoun ha avvertito che la caduta del Libano, causata dalla perdita di una qualsiasi delle sue componenti fondamentali, favorirebbe l’ascesa dell’estremismo e della violenza a livello regionale e mondiale. Ha affermato che la conservazione del modello libanese è un “dovere umano fondamentale” per la comunità internazionale.
Il leader libanese ha indicato che per salvare il Paese è necessaria una posizione chiara e ferma che garantisca la sovranità esclusiva dello Stato libanese, fatta rispettare unicamente dalle sue forze armate legali.
Ribadendo l’impegno a onorare la Risoluzione 1701, Aoun ha chiesto che l’obiettivo sia raggiunto attraverso il mandato della Forza di Interposizione delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), operante in coordinamento con l’esercito libanese.
Oltre all’instabilità al confine meridionale, Aoun ha elencato altri fardelli che paralizzano il Libano:
- La crisi di Gaza e la Questione Palestinese: Ha esortato a porre fine immediatamente alla devastazione a Gaza e a riprendere un percorso politico verso una soluzione giusta e permanente basata sul principio dei due Stati.
- Lo sfollamento siriano: Il Libano sta affrontando la più grande situazione di sfollamento pro capite della storia. Aoun ha chiesto il sostegno dell’ONU e della Siria per il ritorno dignitoso e sicuro dei cittadini siriani sfollati.
- La ricostruzione: Ha chiesto aiuto per la ricostruzione del Libano dopo l’aggressione israeliana, in particolare per le infrastrutture e i villaggi rasi al suolo.
Aoun ha assicurato che il Libano ha avviato un programma graduale di ripresa finanziaria ed economica, includendo un audit finanziario indipendente, la ristrutturazione bancaria e la lotta alla corruzione. Ha annunciato l’intenzione di rilanciare l’iniziativa per istituire l’Accademia Umana per il Dialogo e la Convergenza, un segnale del desiderio del Libano di tornare al suo ruolo di piattaforma per i valori umani.
In conclusione, Aoun ha lanciato un appello: “Vi invito tutti, per il bene della pace nella nostra regione e per il bene dell’umanità, a stare al nostro fianco. Non abbandonate il Libano.”