
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un appello per una riforma radicale delle Nazioni Unite, sostenendo che l’organizzazione, nata 80 anni fa, non è più adeguata a gestire le sfide del mondo odierno. Parlando a Istanbul prima della sua partenza per l’Assemblea Generale dell’ONU a New York, Erdogan ha ribadito la sua posizione, già espressa anni fa.
“Non c’è giustificazione per lasciare la risoluzione delle crisi umanitarie a paesi con potere di veto nel Consiglio di Sicurezza,” ha dichiarato il presidente. Ha sottolineato che la Turchia ha sempre sostenuto gli sforzi di riforma e continuerà a farlo, auspicando che anche altri leader si uniscano a questo impegno.
Nel suo discorso all’Assemblea Generale, Erdogan ha annunciato che si concentrerà sulla crisi umanitaria a Gaza e sul ruolo della Turchia nel mantenere la stabilità nella regione. Ha inoltre espresso soddisfazione per il crescente numero di paesi che riconoscono lo Stato di Palestina, auspicando che tali decisioni accelerino l’implementazione della soluzione dei due Stati.
Il presidente turco ha anche menzionato la situazione in Siria, sottolineando il ruolo della Turchia nel supportare il paese. Ha riferito di recenti incontri con il presidente siriano ad interim Ahmed al-Sharaa e ha annunciato un prossimo incontro ad Ankara.