
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 Rinasce Casa Siviero, museo più grande, spazi per associazioni e artisti
Entro la primavera la fine dei lavori
Finiranno entro la primavera i lavori di ristrutturazione della palazzina
ottocentesca su Lungarno Serristori a Firenze, che fu abitata da Rodolfo
Siviero e che lui donò alla Regione. Ed entro l’estate l’edificio
restaurato sarà allestito e aperto.
Il punto sui lavori per un importo complessivo di 3milioni 700mila euro
euro, è stato fatto stamani dal presidente della Regione nel corso di un
sopralluogo a cui ha partecipato anche il direttore della delle Opere
Pubbliche della Regione, la direttrice della direzione Cultura,* i tecnici,
e tutte le maestranze impegnate nel prezioso restauro.
Il Presidente della Regione ha sottolineato la volontà di rilanciarlo con
un progetto ambizioso: gli spazi espositivi verranno raddoppiati, così da
valorizzare al meglio le 1.248 opere lasciate da Siviero, tra quadri,
statue e capolavori come il celebre Crocifisso. Il nuovo allestimento
renderà questo museo non solo più ampio, ma anche più integrato nel
contesto culturale della città, in dialogo con il futuro Museo dell’Acqua
in piazza Poggi e con gli interventi di riqualificazione sul Lungarno della
Zecca, a partire dalla torre.
Per il presidente della Regione si tratta di un impegno economico
importante, pari a 3 milioni e 720 mila euro, che la Regione ha deciso di
assumersi in prima persona. Contestualmente, verrà aperto lo spazio alla
collaborazione con associazioni e realtà del volontariato che possano
affiancare il personale regionale nella gestione quotidiana, garantendo
così una costante fruibilità. Inoltre, Casa Siviero diventerà anche un
punto di riferimento per gli artisti contemporanei, come ad esempio al
Gruppo Donatello e ad altre associazioni.
Il presidente ha voluto sottolineare come la Regione Toscana intenda
rafforzare nei prossimi anni il proprio ruolo nella gestione di spazi
museali e centri culturali. E dopo la ristrutturazione del Museo Siviero,si
guarda al futuro: nella prossima legislatura la Regione lavorerà
all’allestimento del Museo Alinari nei locali di Santa Maria Novella e al
riassetto del Museo della Toscana nel palazzo di piazza del Duomo 10. E’ la
conferma della volontà del presidente di investire con decisione sulla
cultura, patrimonio identitario della Toscana e motore di sviluppo per le
nuove generazioni.
Il progetto, lo ricordiamo prevede il restauro, il risanamento conservativo
ed l’adeguamento alle normative per l’accessibilità, ed è finalizzato
all’ampliamento delle funzioni museali ed espositive del complesso
architettonico.
La Regione a partire dal 2023, grazie anche ad un finanziamento con fondi
di sviluppo e coesione (Fsc), ha potuto intraprendere un progetto di
restauro complessivo dell’immobile finalizzato ad una riorganizzazione
museale dell’edificio con particolare attenzione alla conservazione degli
elementi peculiari ed alle caratteristiche storiche del bene. Al termine
dei lavori la palazzina ottocentesca tornerà ad essere un luogo della
cultura, aperto al pubblico nelle forme della casa-museo e pienamente
integrato nelle competenze di programmazione di Regione Toscana. Il piano
terra e il primo piano ospiteranno la raccolta di beni culturali
appartenuta a Rodolfo Siviero, per valorizzare la restituzione all’Italia
delle opere d’arte sottratte prima durante e dopo la seconda guerra
mondiale, assieme alla genesi dell’Italia repubblicana.
La raccolta Siviero è composta da dipinti e sculture medievali e
rinascimentali, reperti archeologici, ma significativa è la presenza delle
opere di Giorgio De Chirico che soggiornò e dipinse in quell’edificio nei
primi decenni del Novecento.
I beni culturali della raccolta Siviero di proprietà di Regione Toscana
sono un totale di n. 1248, e fanno parte della stessa raccolta una corposa
biblioteca e un significativo corpus di beni documentari, tra i quali
numerose fotografie.
Al termine dei lavori tutti i piani dell’immobile saranno fruibili:
• PT e P1° saranno interamente dedicati alla funzione museale per
complessivi 530 metri quadri
• il piano seminterrato sarà dedicato alle attività di accoglienza dei
gruppi in visita, con spazi dedicati ad incontri e didattica, guardaroba,
servizi, per un totale di 260 metri quadri
• P2° vi saranno spazi dedicati alloggi temporanei per studiosi ed alle
attività di studio e ricerca;
• sul tetto sarà resa fruibile una terrazza panoramica.