
(AGENPARL) – Fri 12 September 2025 *COMUNICATO STAMPA*
*La cerimonia ha segnato il momento più rilevante sul piano internazionale
nelle celebrazioni degli 850 anni di Unimore. Azoulay ha parlato di
patrimonio culturale come base di rinascita sociale, di istruzione
universale per bambine e donne, di sviluppo sostenibile, di regole per le
tecnologie emergenti e di libertà di espressione come fondamento
democratico.*
Al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo si è svolta la cerimonia con
cui l’*Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia *ha conferito
la *Laurea
Magistrale honoris causa in Giurisprudenza* ad *Audrey Azoulay*, direttrice
generale dell’*UNESCO* dal 2017. Una mattinata che ha segnato il vertice
internazionale delle celebrazioni per gli *850 anni di Unimore*, con la
partecipazione di rappresentanti del mondo accademico, delle istituzioni
cittadine e di una platea numerosa di studenti e docenti.
Dopo l’apertura del Magnifico Rettore, Prof. *Carlo Adolfo Porro*, il
Prof. *Carmelo
Elio Tavilla*, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, ha letto le
motivazioni ufficiali che hanno portato al conferimento del titolo. Ha
preso quindi la parola il Prof. *Gianfrancesco Zanetti*, che ha presentato
la laureanda. Dopo la proclamazione, la Direttrice generale ha tenuto la
sua *Lectio Magistralis*, seguita con grande attenzione dal pubblico e
trasmessa in diretta su tv.unimore.it.
Nella sua *laudatio*, il Prof. Zanetti ha collocato il conferimento della
laurea dentro *un orizzonte che mette insieme diritto, cultura e
responsabilità internazionale*. Ha sottolineato quanto le organizzazioni
create nel secondo dopoguerra abbiano saputo trasformare *l’esperienza
drammatica dei conflitti in strumenti di pace e di cooperazione*, capaci di
produrre regole condivise e di rafforzare i diritti. In questa trama si
inserisce il lavoro dell’UNESCO, che ha posto l’*educazione*, la *scienza*,
la *cultura* e la *libertà di espressione* al centro di un disegno
volto a *costruire
uguaglianza sostanziale*. *Modena, con il suo Sito UNESCO* che comprende la
*Cattedrale*, la *Ghirlandina* e *Piazza Grande*, diventa in questo quadro
un punto di riferimento simbolico, perché mette a sistema *patrimonio
storico e civiltà giuridica* e restituisce alla comunità un terreno
concreto per riflettere su come il diritto possa incidere nella vita delle
comunità.
Nel suo intervento *Audrey Azoulay *ha spiegato che il *diritto
internazionale* rappresenta oggi una *bussola necessaria in un tempo di
conflitti e instabilità*. Ha ricordato che il progetto “*Revive the Spirit
of Mosul*” non ha avuto soltanto la funzione di restaurare edifici e
monumenti, ma ha permesso a una comunità di *ritrovare fiducia attraverso
la ricostruzione dei suoi luoghi simbolici*. Da questa esperienza ha fatto
derivare l’idea che *l’educazione sia il terreno su cui si fondano pace e
sviluppo*, perché l’accesso universale e di qualità, soprattutto per
bambine e donne, offre la possibilità di costruire società più inclusive.
Ha proseguito descrivendo l’UNESCO come un laboratorio che affronta le
*questioni
più urgenti del presente*, *dalle trasformazioni climatiche* alla ricerca
di uno *sviluppo sostenibile*, fino all’elaborazione di *principi etici per
l’impiego delle nuove tecnologie*.
Un passaggio rilevante del discorso ha riguardato il *lavoro
sull’intelligenza artificiale*, già tradotto in una *Raccomandazione* che
viene applicata nei Paesi membri attraverso programmi mirati. Azoulay ha
annunciato che la prossima tappa sarà una *Raccomandazione sulle
neurotecnologie*, chiamata a regolare un campo in rapida espansione e con
forti implicazioni etiche e giuridiche. Ha poi richiamato la *centralità
della libertà di espressione* e della *sicurezza dei giornalisti*, principi
che definiscono la qualità democratica delle società e che costituiscono
una linea di azione costante per l’agenzia.
Il *conferimento del titolo* è stato proposto dal Prof. *Gianfrancesco
Zanetti* e dal Prof. *Thomas Casadei*, coordinatori del comitato promotore
del *XXXIV Congresso nazionale della Società Italiana di Filosofia del
Diritto*, che si sta svolgendo a Modena in questi giorni.
L’iniziativa, realizzata con la collaborazione del *Dipartimento di
Giurisprudenza*, del *CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su
Discriminazioni e vulnerabilità*, e della *Fondazione Collegio San Carlo*,
che ha appena avviato le celebrazioni per i suoi *400 anni di storia*, e ha
portato a Modena *oltre trecento studiosi provenienti da università
italiane e da ventidue atenei e centri di ricerca internazionali*, dal
Brasile agli Stati Uniti, dalla Francia alla Spagna, dalla Colombia alla
Norvegia, con una partecipazione significativa di giovani ricercatori e
ricercatrici.
“*Conferire la Laurea honoris causa in Giurisprudenza ad Audrey Azoulay *–
sottolinea il Magnifico Rettore Unimore, Prof. *Carlo Adolfo Porro *-*
significa riconoscere il fondamentale lavoro di un’istituzione che fa della
cultura, dell’educazione e della scienza i pilastri di una pace concreta. È
una decisione che consolida il profilo internazionale di Unimore, in
occasione degli 850 anni di storia. L’università cresce nella ricerca e
nella formazione, ma cresce anche nella capacità di costruire relazioni con
le grandi istituzioni globali. Tutto questo significa essere un Ateneo che
sa investire sui giovani e che trova nella città e nei suoi patrimoni una
radice solida per guardare al futuro”.*
*Immagini: *
https://www.swisstransfer.com/d/19b992bf-63b5-44f4-acb5-8d5a536bb884
*Ufficio Stampa Unimore*
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia