
Il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha espresso forte preoccupazione per i recenti sviluppi sui principali fronti di guerra, avvertendo del rischio di un’escalation globale. Parlando a margine del seminario internazionale “Creato, Natura, Ambiente, per un Mondo di Pace” alla Casina Pio IV, Parolin ha dichiarato: “Se non c’è un attimo di ripensamento c’è il rischio di uno scoppio di una guerra di più ampio raggio”. Il porporato ha condiviso le preoccupazioni espresse dal presidente italiano, Sergio Mattarella, sottolineando che le tensioni attuali ricordano quelle che precedettero la Prima Guerra mondiale.
Il dramma umanitario di Gaza
La preoccupazione del cardinale si estende al Medio Oriente e in particolare alla Striscia di Gaza. “L’escalation israeliana purtroppo non si ferma, nonostante i tanti appelli, anche della Chiesa cattolica e del patriarca dei latini, cardinale Pizzaballa”, ha affermato Parolin. Al contempo, il segretario di Stato ha voluto sottolineare la “resistenza ammirevole” del parroco della Sacra Famiglia di Gaza, padre Gabriel Romanelli, e delle persone ospitate nella chiesa di Gaza City. Rispondendo a una domanda sulla Global Sumud Flotilla, Parolin ha aggiunto che tutte le iniziative umanitarie utili ad alleviare la crisi vengono valutate positivamente.
Diplomazia e dialogo
La Santa Sede continua la sua opera diplomatica, cercando contatti con tutti i protagonisti della scena internazionale per fermare l’escalation. “Stiamo facendo tutto il possibile – ha detto Parolin –. Parliamo, insistiamo, questi sono gli strumenti di cui disponiamo”.
Il dibattito sul termine “genocidio”
Riguardo alla recente risoluzione del Parlamento europeo sulla Palestina, che non include il termine “genocidio”, il cardinale ha spiegato: “Per il momento non abbiamo ancora fatto questa valutazione. Bisogna studiare, verificare le condizioni per fare un’affermazione del genere”. Commentando poi l’incontro tra Papa Leone XIV e il presidente israeliano Isaac Herzog, Parolin ha riferito che sono state date rassicurazioni sul fatto che non ci sarà l’occupazione di Gaza, ma ha aggiunto: “Io do la buona fede a tutti, poi si tratta di vedere i fatti”.
Le tensioni negli Stati Uniti
Infine, il segretario di Stato vaticano ha commentato la tragica sparatoria che ha ucciso l’attivista cristiano Charlie Kirk. “Siamo contrari a tutti i tipi di violenza – ha dichiarato Parolin –. Dobbiamo essere tolleranti e rispettosi di tutti, anche se non condividiamo le stesse idee. La violenza produce problemi all’interno della comunità nazionale e internazionale”.