
(AGENPARL) – Thu 11 September 2025 COMUNICATO STAMPA
In data odierna personale della Polizia di Stato, coordinato da questa Procura
della Repubblica, nell’ambito dell’Operazione “DELIVERY”, ha dato esecuzione a
due misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, appartenenti all’area
anarchica pisana. Il reato contestato è di “atto di terrorismo con ordigni micidiali o
esplosivi”.
I fatti risalgono al febbraio 2023, quando personale della DIGOS è intervenuto
presso il Tribunale di Pisa a seguito della segnalazione della presenza di un manufatto
potenzialmente esplosivo, nei pressi del portone di servizio del Palazzo. L’ordigno
incendiario, ritrovato parzialmente combusto, è costituito da una bottiglia di plastica
contenente liquido infiammabile, unita ad una bombola da campeggio di gas butano
ed un petardo su cui è stato avvolto un filamento come miccia.
Pochi giorni dopo l’attentato, sui siti d’area anarchica viene pubblicato un documento
siglato dal “Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio Fai/Fri” con
cui viene rivendicata l’azione, perpetrata nell’ambito di una campagna di
“complessivo” attacco allo Stato ed alle sue Istituzioni, in solidarietà e supporto
all’anarchico Alfredo Cospito. Il gesto assume, quindi, la connotazione di atto
terroristico in considerazione del luogo selezionato, rappresentativo
dell’organizzazione statuale, nonché della condotta tenuta dagli indagati, in grado di
intimidire la popolazione e di minarne la fiducia nello Stato nel garantire la sicurezza
pubblica.
L’attività d’indagine, immediatamente avviata dalle Digos di Pisa e di Firenze e dalla
Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, coordinata dalla Procura del
capoluogo toscano, ha permesso di individuare i responsabili dell’azione di matrice
terroristica. Nello specifico, a due anarchici è stata applicata la misura della custodia
cautelare degli arresti domiciliari, mentre nei confronti di altri quattro sodali sono
state eseguite altrettante perquisizioni tra le province di La Spezia e Massa Carrara.
Il provvedimento cautelare compendia gli esiti dell’indagine avviata nel febbraio del
2023, che per gli aspetti riguardanti la rivendicazione dell’attentato anche in ambito
estero ha interessato, in un quadro di cooperazione internazionale ed attraverso il
coordinamento di Eurojust, il corrispettivo Dipartimento di Intelligence francese.
Il GIP, mediante l’applicazione degli arresti domiciliari, ha inteso dare una risposta
alle esigenze cautelari in relazione alla gravità dei fatti compiuti, alla propensione
degli indagati a “continuare la lotta”, alla necessità di garantire un’effettiva cesura
con gli ambienti anarco insurrezionalisti di cui i due soggetti risultano far parte,
scongiurando in tal modo il pericolo di reiterazione criminosa.
Si precisa che il procedimento trovasi nella fase delle indagini preliminari, che
l’effettiva responsabilità delle persone indagate e la fondatezza delle ipotesi d’accusa
a loro carico dovranno essere valutate nel corso del successivo processo, sicché le
persone convolte sono assistite da una presunzione di non colpevolezza.
Firenze 11 settembre 2025.