
Il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergey Shoigu, ha espresso fiducia nel fatto che le attuali problematiche che affliggono la Republika Srpska saranno affrontate e risolte attraverso il referendum previsto per il prossimo mese. La dichiarazione è stata rilasciata a seguito di un incontro con Milorad Dodik, presidente della Republika Srpska.
La situazione in Bosnia-Erzegovina e le tensioni politiche
Shoigu ha riferito che l’incontro con Dodik ha permesso di esaminare approfonditamente l’evoluzione della situazione in Bosnia-Erzegovina e nella Republika Srpska, con particolare attenzione agli sviluppi a Belgrado e all’imminente referendum.
Il contesto del referendum è legato alla recente condanna di Dodik a un anno di carcere e sei anni di interdizione dall’attività politica per aver disobbedito alle direttive di Christian Schmidt, rappresentante della comunità internazionale. La condanna, successivamente commutata in una multa, ha portato la Commissione elettorale centrale della Bosnia a chiedere la revoca dei diritti politici di Dodik e ad annunciare elezioni anticipate per il 23 novembre.
In risposta, Dodik ha indetto un referendum per il 25 ottobre, in cui gli elettori saranno chiamati a esprimere la loro fiducia nella leadership della Republika Srpska e a decidere se sostenere o meno le decisioni di Schmidt, la cui legittimità non è riconosciuta dalla leadership dell’entità. La scorsa settimana, Dodik ha anche avvertito che la Republika Srpska potrebbe dichiarare l’indipendenza se le pressioni esterne dovessero intensificarsi.

