
(AGENPARL) – Mon 08 September 2025 Buongiorno,
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Raccolta funghi 2025: fino al 30 novembre è attivo lo sportello di ATS Insubria per il controllo gratuito della commestibilità
A fronte di 18 accessi sono stati ventiquattro i kg di funghi controllati: di questi più di 6 sono stati confiscati perché ritenuti non commestibili. Questi i dati ad un mese dall’apertura dello sportello micologico di ATS Insubria, attivo gratuitamente e su prenotazione fino al 30 novembre 2025 sia a Como che a Varese, in concomitanza con la stagione di raccolta.
Il servizio consente di far verificare la commestibilità dei funghi raccolti, ricevere consigli per una raccolta sicura e per trattare i funghi prima del consumo, dalla pulizia ai tempi e modalità di cottura. Durante i controlli verranno dunque spiegate le insidie che nascondono i funghi, come il consumo senza pre-bollitura di alcune specie molto presenti sul nostro territorio. Un esempio è l’Armillaria Mellea, più conosciuto come chiodino, che è frequentemente causa di intossicazione: solo un adeguato trattamento termico permette di eliminare le tossine naturalmente presenti, operazione necessaria anche quando si congela per un consumo successivo. La raccolta è consentita dall’alba al tramonto ed è limitata nel quantitativo massimo di 3 kg per persona. L’esame di commestibilità va effettuato nel più breve tempo possibile e le varie specie raccolte non solo devono essere presentate in contenitori rigidi e forati, ma devono essere anche fresche, intere, in buono stato di conservazione, pulite da terriccio e/o altri corpi estranei e provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico. I funghi giudicati non commestibili invece saranno immediatamente confiscati per la distruzione. Se non si è esperti, il rischio di confondere i funghi commestibili con quelli velenosi è estremamente alto: per questo è raccomandato far valutare l’intero raccolto che sarà oggetto di certificazione da parte dei Micologi del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria.
In caso di sospetta intossicazione – in questo primo mese ci sono già state 2 segnalazioni – risulta fondamentale rivolgersi tempestivamente ad un Pronto Soccorso portando, se disponibili, i residui dei funghi consumati crudi o cotti, in contenitori rigidi, per garantire la massima tempestività ed adeguatezza delle cure con il supporto del servizio Micologico. ATS Insubria, infatti, viene coinvolta in caso di presunte intossicazioni derivanti dal consumo di funghi ammessi alla vendita o raccolti da privati cittadini.