
(AGENPARL) – Mon 08 September 2025 [cid:1c17acd5-26db-4ddb-97a3-84c74f54132a]
PAYBACK SANITÀ, CONFIMI: BANCHE E REGIONI SOSTENGANO LE PMI
Pulin: “La burocrazia necessaria per accedere ai finanziamenti allunga i tempi di pagamento”
Roma, 08 settembre 2025 – “Le banche non concedono prestiti in tempi utili: le aziende che entro domani devono versare alle Regioni le quote payback 2015-2018 non hanno liquidità immediata: rischiamo il collasso”. Massimo Pulin, presidente di Confimi Industria Sanità a poche ore dalla scadenza imposta dal Governo il 9 agosto scorso, lancia un appello alle istituzioni perché intervengano per salvare la filiera dei dispositivi medici.
Sono migliaia le pmi italiane che riforniscono il Sistema sanitario nazionale di dispositivi medici che entro domani dovranno versare alle Regioni le quote sul payback.
“Mentre Veneto ed Emilia Romagna, all’indomani dell’entrata in vigore della legge hanno mandato subito una richiesta di pagamento aggiornata dalla nuova normativa che prevede uno sconto del 25%, la maggior parte delle Regioni lo ha fatto a inizio settembre; poche altre hanno delegato alle pmi il calcolo della quota”, rivela Pulin.
Un ritardo che ha costretto parte della filiera a rivolgersi solo nell’ultima settimana agli istituti di credito per riuscire a coprire l’importo richiesto, scontrandosi con i tempi della burocrazia.
Confimi Sanità si appella a banche, Governo e Regioni: “È urgente che il Mef, come promesso durante i tavoli sul payback, attivi subito una comunicazione all’Abi perché raccomandi di sveltire le procedure di finanziamento”, spiega Pulin. Ma non solo: “Chiediamo alle Regioni che sia valutata come una manifestazione di pagamento la comunicazione delle pmi alle Regioni dell’attesa del mutuo, così come già ipotizzato durante l’ultima riunione di venerdì scorso con l’Emilia Romagna”.
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Ufficio stampa