
Il nuovo governo della Republika Srpska, guidato dal Primo Ministro Sava Minić, si insedierà ufficialmente domani. L’intero processo legislativo è stato completato dopo che il Club bosniaco del Consiglio dei Popoli ha deciso di non avvalersi del meccanismo per la protezione degli interessi nazionali vitali, che avrebbe bloccato la nomina.
La svolta del Club bosniaco e il superamento degli ostacoli
La decisione del Club bosniaco di astenersi dal veto ha dissipato i dubbi sulla legittimità e sulla legalità del nuovo governo, sollevati in precedenza da alcuni rappresentanti dell’opposizione e analisti politici. Nenad Stevandić, presidente dell’Assemblea Nazionale, ha sottolineato come la scelta del Club bosniaco confuti le accuse di illegittimità del nuovo esecutivo.
Il presidente del Club, Alija Tabaković, ha confermato che non è stato raggiunto un accordo per proteggere un interesse nazionale vitale, portando alla rinuncia del veto. Anche la delegata Srebrenka Golić ha definito un abuso l’utilizzo di tale meccanismo, dato che i membri del Club bosniaco erano a conoscenza della situazione.
La pubblicazione delle decisioni sulla nomina del nuovo Primo Ministro e sull’elezione del governo sulla Gazzetta Ufficiale ha confermato l’insediamento del nuovo esecutivo. Sebbene il silenzio dell’opposizione e dei media di Sarajevo dopo la svolta suggerisca la fine della controversia, resta la cautela per le future dinamiche politiche.