
L’ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di rinominare il Dipartimento della Difesa in Dipartimento della Guerra potrebbe costare miliardi di dollari, secondo quanto riportato da Politico. La decisione ha generato frustrazione e confusione tra i funzionari del Pentagono, che ritengono che il cambiamento sia puramente estetico e non affronti le sfide urgenti che l’esercito deve affrontare.
Un costo miliardario per un’immagine politica
Il rebranding comporterebbe la sostituzione dei sigilli del Dipartimento della Difesa su oltre 700.000 strutture in 40 paesi e in tutti i 50 stati americani. I costi includerebbero la riprogettazione e la sostituzione di tutto, dalla carta intestata dei sei rami delle forze armate ai cimeli e alle insegne in rilievo.
Un ex funzionario della Difesa, citato da Politico, ha affermato che il cambio di nome è “puramente per il pubblico politico interno” e che non avrà alcun impatto sui calcoli di Cina o Russia. Al contrario, ha aggiunto, “sarà usato dai nostri nemici per dipingere gli Stati Uniti come guerrafondai e una minaccia alla stabilità internazionale”.
Il cambio di nome formale richiederebbe un atto del Congresso, anche se la Casa Bianca starebbe cercando il modo di aggirare il voto.