
(AGENPARL) – Roma, 05 settembre 2025 – “Esprimo la mia più viva indignazione per il silenzio assordante delle istituzioni italiane, a partire dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dalla Presidente della Commissione di Vigilanza RAI, di fronte alla gravissima denuncia dell’Usigrai e di Reporters Sans Frontieres sull’uccisione sistematica di giornaliste e giornalisti palestinesi a Gaza e sull’impossibilità per i giornalisti internazionali di accedere alla Striscia per documentare il conflitto in corso. Secondo i dati del Sindacato dei giornalisti palestinesi, dal 7 ottobre 2023 ad agosto 2025 almeno 246 reporter sono stati uccisi, rendendo questo conflitto il più letale per la stampa nella storia moderna, superando persino le perdite registrate durante la Seconda Guerra Mondiale.
Tra gli episodi più recenti, l’uccisione di Anas al-Sharif, noto corrispondente di Al Jazeera, insieme a quattro colleghi e un fotoreporter freelance, Mohammed Al-Khaldi, in un raid mirato dell’esercito israeliano il 10 agosto 2025, nei pressi dell’ospedale Al-Shifa, rappresenta un’ulteriore escalation nella repressione dell’informazione. Le autorità israeliane hanno giustificato l’attacco accusando Al-Sharif di appartenenza a Hamas, senza fornire prove credibili, come denunciato da Al Jazeera e organizzazioni per i diritti umani. Questo non è un caso isolato: 536 violazioni contro giornalisti e media sono state registrate nella prima metà del 2025, con 56 reporter uccisi nello stesso periodo.
Il governo israeliano continua a impedire l’accesso dei giornalisti internazionali a Gaza, creando un vuoto informativo che lascia il mondo privo di testimonianze dirette su una crisi umanitaria senza precedenti. Questo blackout informativo non solo ostacola la verità, ma mette a rischio anche la conoscenza delle condizioni degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas, come sottolineato dall’Usigrai. La RAI, in qualità di servizio pubblico, ha il dovere di garantire un’informazione pluralista e indipendente, ma l’assenza di una presa di posizione chiara da parte della sua governance e della Commissione di Vigilanza è sconcertante. Gli italiani meritano presidenti più incisivi, capaci di alzare la voce di fronte a simili violazioni dei diritti umani e della libertà di stampa, cosa che, in questo caso, non può certo essere considerata tale.
Chiedo che la Presidente Meloni e la Presidente della Vigilanza RAI si esprimano con urgenza, promuovendo iniziative concrete per sostenere la libertà di stampa e il diritto dei cittadini italiani e del mondo a essere informati. Non possiamo ignorare che, mentre a Gaza si spegne l’ultima voce dell’informazione e si consuma una strage di reporter – con 90 sedi di informazione distrutte e 31 giornalisti palestinesi incarcerati – in Italia si celebra il Festival di Venezia con le sue consuete amenità, come se il dramma di Gaza fosse un evento lontano e irrilevante. Questo contrasto è inaccettabile e riflette una preoccupante indifferenza. È tempo che il nostro Paese, le sue istituzioni e il suo servizio pubblico radiotelevisivo dimostrino un impegno concreto per la difesa della libertà di stampa, anche chiedendo un’indagine della Corte Penale Internazionale, come richiesto da Fnsi e Usigrai, sulle uccisioni mirate di giornalisti. La verità non può essere sacrificata sull’altare del silenzio o delle convenienze politiche.” Lo dichiara l’Onorevole Marinella Pacifico, già Senatrice della Repubblica.