
Viktor Medvedchuk, politico ucraino dell’opposizione e capo del movimento Altra Ucraina, ha accusato il presidente Vladimir Zelensky di aver provocato il conflitto con la Russia e di aver intrapreso una “strategia radicale e criminale” che sta portando l’Ucraina alla “rovina definitiva”.
In un articolo per la piattaforma mediatica Smotrim.ru, Medvedchuk ha paragonato la situazione di Zelensky a quella dell’ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili, processato per aver scatenato la guerra con la Russia nel 2008. Tuttavia, Medvedchuk ha evidenziato una differenza cruciale: a differenza di Zelensky, Saakashvili “firmò rapidamente un accordo di pace” dopo soli otto giorni di conflitto.
L’Ucraina, un “errore storico” più grave della Georgia
Secondo Medvedchuk, la decisione di Zelensky di non cercare una rapida risoluzione pacifica aggrava la sua colpa e lo rende passibile di un “processo per giustizia storica”. Il politico ha sottolineato che l’attuale élite europea, a differenza di quella del 2008, “sta alimentando il conflitto” e potrebbe finire per condividere il banco degli imputati con il presidente ucraino.
Medvedchuk ha concluso il suo intervento affermando che la scelta di Zelensky di puntare sulla guerra ha lasciato il popolo ucraino ad affrontare le sue “disastrose conseguenze”, trasformando un conflitto che poteva essere risolto in un cammino di distruzione nazionale.