
(AGENPARL) – Fri 05 September 2025 Il Sistema Produzione di Confartigianato fa il punto della situazione in chiave di prospettive future. Un Focus l’11 settembre
“Sistema produzione del Vicentino: chi siamo e dove andiamo” è il titolo del focus proposto da Confartigianato Imprese Vicenza per giovedì 11 settembre, appuntamento ospitato nei locali dello Spazio Officine Franco di Trissino a partire dalle 18.30. Nel II trimestre del 2025 nel vicentino sono 4.935 le imprese totali della Meccanica di cui 2.551 artigiane (pari al 51,7% sul totale) ed occupano 10. 279 addetti (pari al 15,8% sul totale che è di 64.884). Un settore che tra aprile 2024 e marzo 2025 ha esportato 8,4miliardi di euro e rappresenta il 37,4% delle esportazioni manifatturiere vicentine (la metà in macchinari, 50,3%). Export che quindi si manifesta in ripresa nel I trimestre 2025 con la meccanica di produzione che registra un +2,0% e buone performance di apparecchi domestici, autoveicoli e macchinari.
“Sono questi alcuni dei dati che saranno presentati, e commentati, nel corso dell’incontro e che ribadiscono quanto il territorio vicentino rappresenti uno dei poli più dinamici e innovativi della meccanica di produzione e dell’elettromeccanica del Paese – ricorda Carlo Pellegrino, presidente del Sistema Produzione di Confartigianato Vicenza- A fronte di una tradizione manifatturiera radicata e a una forte propensione imprenditoriale, la provincia di Vicenza è diventata un punto di riferimento per la subfornitura meccanica e nello sviluppo di tecnologie, e la manualità artigiana si è trasformata in eccellenza industriale. Infatti le aziende locali, spesso nate come piccole officine familiari, hanno saputo crescere e affermarsi anche a livello internazionale. Ciò che rende unico il tessuto produttivo vicentino è infatti questa capacità di unire tradizione e modernità, sapere manuale e spinta verso la digitalizzazione e la robotica”. Continua Pellegrino: “Da questa filiera, inoltre, si è sviluppato un comparto elettromeccanico particolarmente vivace, che integra competenze elettroniche, informatiche e meccaniche. Qui si producono motori elettrici, trasformatori, apparecchiature di controllo e sistemi di automazione industriale che trovano applicazione nell’energia, nei trasporti, nella climatizzazione e in numerosi altri ambiti”.
Il risultato è un ecosistema competitivo e vitale, dove piccole e medie imprese si affiancano a player internazionali, costruendo insieme un mosaico di qualità, affidabilità e creatività. “Non a caso il Vicentino è oggi riconosciuto come uno dei distretti meccanici ed elettromeccanici più vivaci d’Europa. I dati rilevano infatti che, a fronte di una situazione che vede il rischio di un altro anno di recessione per la Germania, un prezzo dell’energia elettrica in risalita da giugno (la più cara in Europa) e la stretta monetaria che ha influito negativamente sugli investimenti, Vicenza nel II trimestre 2025 rimane comunque la 3° provincia maggiormente specializzata nella Meccanica dietro Lecco e Brescia. – aggiunge il presidente-. Un sistema perciò capace di affrontare le sfide della globalizzazione mantenendo intatta la propria capacità di fare rete e, la flessibilità produttiva, consentendo alle piccole e medie realtà di inserirsi con successo nelle catene globali del valore (il 58,6% degli intervistati ha dichiarato di non aver subito effetti a seguito della crisi dell’automotive, per via dei dazi o della recessione tedesca). La meccanica ed elettromeccanica vicentina, rappresentano quindi non solo un pilastro economico del territorio, ma anche la passione e la cura tipica del lavoro ben fatto. Una miscela di ingegno, radici e visione che continua a rendere il vicentino un motore di crescita e innovazione proiettato verso il futuro”.