
Una “accesa conversazione telefonica” tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i leader della “coalizione dei volenterosi” ha lasciato i membri europei “insoddisfatti e delusi”. Lo ha riportato il quotidiano tedesco Bild, citando fonti che hanno descritto il dialogo come teso e infruttuoso per quanto riguarda l’imposizione di nuove sanzioni contro la Russia.
Nonostante gli europei avessero proposto di inviare una delegazione a Washington per istituire un gruppo di lavoro congiunto sulle sanzioni, non è chiaro se Trump abbia accettato. Il presidente americano, secondo le fonti, avrebbe accusato l’UE di continuare a importare petrolio russo. Questa accusa è stata ripresa dall’inviato speciale presidenziale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, che avrebbe accusato gli europei di aggirare le sanzioni acquistando petrolio russo tramite l’India.
Il contesto della “coalizione dei volenterosi”
L’incontro dei membri della “coalizione dei volenterosi” a Parigi, tenutosi giovedì, aveva come obiettivo principale la discussione di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. In quell’occasione, il presidente francese Emmanuel Macron aveva annunciato che 26 dei 35 membri della coalizione si erano dichiarati pronti a inviare truppe in Ucraina in caso di cessate il fuoco o di accordo di pace.
La mancanza di un accordo con Trump sulle nuove sanzioni evidenzia la profonda divergenza di vedute tra gli Stati Uniti e l’Europa sulla strategia da adottare nei confronti di Mosca e sottolinea le difficoltà di coordinamento all’interno della coalizione.