
(AGENPARL) – Thu 04 September 2025 COMUNICATO STAMPA
ERC 2025
STUDIARE LE ONDE NASCOSTE NEGLI OCEANI PER COMPRENDERE IL CLIMA DEL FUTURO
Grazie a uno Starting Grant da 1,5 milioni di euro, Giovanni Dematteis del
Dipartimento di Fisica UniTo guiderà il progetto OPPIWaM per scoprire in
che modo l’energia degli oceani influenza il clima terrestre
Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), l’organismo dell’Unione Europea
che finanzia ricercatrici e ricercatori di eccellenza che intendono
svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei
Paesi associati, ha assegnato uno degli ERC Starting Grant 2025 a Giovanni
Dematteis, ricercatore del Dipartimento di Fisica dell’Università di
Torino, per il progetto OPPIWaM – Oceanic Physics-based Parameterizations
of Internal Wave-driven Mixing.
Il finanziamento, 1,5 milioni di euro per 5 anni, permetterà a Dematteis e
al suo gruppo di affrontare una delle sfide più urgenti e aperte
nell’oceanografia fisica: comprendere come l’energia negli oceani si
trasferisce dalle grandi scale fino alle piccolissime, alimentando la
turbolenza che sostiene la circolazione oceanica globale e influenzando
profondamente il clima della Terra.
Uno degli aspetti cruciali riguarda le onde interne oceaniche, che
costituiscono il principale canale attraverso cui l’energia proveniente da
forzanti su larga scala – come venti e maree – raggiunge le scale del
mixing turbolento. Oggi, però, i modelli di circolazione oceanica non
riescono a risolvere direttamente questi processi: si basano su
parametrizzazioni statiche ed empiriche, che generano un’elevata incertezza
nelle previsioni.
OPPIWaM mira a rivoluzionare questo approccio grazie a un’indagine su tre
livelli paralleli: sviluppare un codice capace di descrivere in modo fedele
la dinamica delle onde interne tra diverse scale; costruire modelli
semplificati che non siano semplici “scatole nere”, ma strumenti
interpretativi basati sulle leggi fisiche dell’oceano; validare e vincolare
queste dinamiche grazie ai più recenti dataset globali di osservazione
oceanica.
L’approccio innovativo di OPPIWaM sfrutta tre rivoluzioni scientifiche
convergenti: le scoperte recenti nella teoria della turbolenza ondosa,
l’efficienza crescente di algoritmi di clustering e di “equation learning”,
e il nuovo paradigma osservativo reso possibile da missioni globali come
Argo.
Il progetto ha un impatto potenzialmente importante sulla capacità di
prevedere l’evoluzione del clima terrestre, riducendo l’incertezza dei
modelli di circolazione oceanica e fornendo una base teorica solida alle
parametrizzazioni oggi in uso.
“Questo riconoscimento – dichiara Giovanni Dematteis – rappresenta
un’opportunità straordinaria per affrontare con strumenti innovativi una
delle grandi domande aperte nella scienza del clima. Sono entusiasta di
poter portare avanti questa ricerca all’Università di Torino, in dialogo
con le comunità internazionali che si occupano di onde non lineari e di
meixing oceanico”.