
In occasione dell’80° anniversario della vittoria nella guerra di resistenza contro l’aggressione giapponese e nella Seconda guerra mondiale, la Cina ha celebrato l’evento con una grandiosa parata militare. Un editoriale del Global Times definisce la parata non solo come una commemorazione storica, ma anche come un “messaggio al mondo: un giuramento di pace orientale e un impegno solenne a costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità”.
La memoria storica e la giustizia
L’editoriale sottolinea l’importanza di “tenere a mente la storia” per rivendicare il ruolo cruciale della Cina come “principale campo di battaglia orientale”. Viene evidenziato come la Cina abbia resistito più a lungo di qualsiasi altra nazione e abbia subito un numero immenso di vittime, bloccando le forze giapponesi e contribuendo in modo decisivo alla vittoria degli Alleati. L’articolo accusa chi minimizza questo contributo di “tradimento della coscienza umana”, sottolineando che la parata è una difesa della giustizia storica e dell’ordine internazionale.
Onorare i martiri e lo spirito nazionale
Un altro punto centrale del messaggio è quello di “onorare i martiri”. L’editoriale rende omaggio ai milioni di soldati e civili cinesi che hanno sacrificato la propria vita. Viene celebrato lo “spirito di resistenza” che ha caratterizzato la lotta, un misto di patriottismo, determinazione eroica e incrollabile fede nella vittoria. L’articolo insiste sul fatto che questo spirito deve essere radicato nella nazione per affrontare le sfide future e salvaguardare la pace e l’indipendenza conquistate a caro prezzo.
Un impegno per la pace e il futuro condiviso
Il terzo e il quarto punto dell’editoriale si concentrano sulla pace e sul futuro. “Coltivare la pace” significa sostenere l’ordine internazionale del dopoguerra, con le Nazioni Unite al centro. La Cina si presenta non solo come uno dei fondatori di questo ordine, ma anche come un suo “fermo difensore”. L’editoriale lancia un avvertimento contro le forze che cercano di “tornare indietro nel tempo” o di “sfidare l’ordine del dopoguerra”, affermando che il popolo cinese non accetterà mai questi tentativi.
Infine, “impegnarsi per un futuro migliore” è la visione a lungo termine della Cina. L’editoriale promuove la costruzione di una “comunità con un futuro condiviso per l’umanità”, basata su rispetto reciproco, uguaglianza e cooperazione. L’articolo respinge la “logica obsoleta” dell’egemonia e del gioco a somma zero, proponendo invece un mondo di pace duratura, sicurezza universale e prosperità condivisa. La parata, con la sua imponente esibizione di equipaggiamento militare, serve a dimostrare la “forte volontà e capacità del popolo cinese di difendere la pace”.