
(AGENPARL) – Tue 02 September 2025 Piacenza, 2 settembre 2025
Oggetto: Domenica 7 settembre concerto-evento alla ex chiesa delle Benedettine
Domenica 7 settembre, alle 18.30, l’ex chiesa delle Benedettine a Piacenza riapre
eccezionalmente le porte al pubblico per un evento culturale organizzato in collaborazione
con l’Amministrazione comunale, l’Agenzia del Demanio e il Politecnico di Milano,
dall’associazione “I Parchi della Musica”, nell’ambito dell’omonimo Festival giunto
quest’anno alla 12° edizione.
Il concerto, a ingresso gratuito, è intitolato “Prima d’esservi infedele – ossia Eco e Narciso”
e celebra i compositori Alessandro e Domenico Scarlatti a 300 anni dalla morte del primo
e nel 340° anniversario di nascita del secondo. In scena l’ensemble Vanvitelli, composto
dal primo violino concertatore Gian Andrea Guerra, Lena Yokoyama al secondo violino,
Nicola Brovelli al violoncello, Mauro Pinciaroli all’arciliuto e Luigi Accardo al clavicembalo,
ad accompagnare la voce del soprano Valeria La Grotta.
La serata, realizzata con il sostegno della Regione Emilia Romagna, il contributo della
Fondazione di Piacenza e Vigevano e di Confindustria Piacenza, è patrocinata dalla
delegazione locale del Fai, cui sarà affidata l’introduzione dedicata allo straordinario
patrimonio storico e architettonico del complesso delle Benedettine, oggetto di un
importante percorso di valorizzazione e rigenerazione urbana nell’ambito del Piano Città
degli immobili pubblici di Piacenza, siglato nel luglio 2024 da Comune e Agenzia del
Demanio con l’obiettivo strategico di recuperare e restituire alla fruizione collettiva beni in
disuso da tempo.
Non a caso, l’appuntamento del 7 settembre si inserisce nella sezione del Festival dei
Parchi della Musica chiamata “FA_RE SPAZIO”, che individua come teatro degli spettacoli
luoghi che nel corso degli anni – o addirittura dei secoli – hanno avuto diverse destinazioni
d’uso, dando una connotazione ancor più definita all’orientamento che gli organizzatori
portano avanti, sin dagli esordi della kermesse, nel proporre le proprie iniziative tra i
paesaggi dell’Appennino, le residenze storiche e le piazze nelle province di Piacenza,
Parma, Reggio Emilia e Modena, promuovendone potenzialità e suggestioni artistiche.
Sul nostro territorio è la ex chiesa delle Benedettine a offrire uno scenario di grande pregio
architettonico, la cui forma imponente richiama gli schemi cinquecenteschi grazie
all’elegante facciata e alla maestosa cupola, tra le più alte in Europa. Per rendere possibile
l’evento, si è reso necessario un intervento di messa in sicurezza e bonifica ambientale
finanziato dall’Agenzia del Demanio, funzionale ad avviare il processo di riqualificazione e
valorizzazione del prestigioso compendio, con il coinvolgimento del Politecnico di Milano
nel ruolo di stazione appaltante.
L’ateneo milanese è infatti, insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore, partner
dell’Agenzia del Demanio e del Comune di Piacenza nello sviluppo di un progetto di
rigenerazione urbana che ne prevede, nel medio termine la trasformazione in uno spazio
creativo, puntando alla gestione efficace e sostenibile del patrimonio immobiliare dello
Stato attraverso il coinvolgimento della collettività, fondamentale per garantire il pieno
utilizzo della struttura e vederne riconosciuta appieno la valenza storica, culturale e
sociale.
“Offrire l’opportunità di scoprire e condividere la bellezza di un luogo a lungo chiuso al
pubblico – rimarca la sindaca Katia Tarasconi – è il primo passo perché la città torni a
sentirlo proprio, ad amarlo e prendersene cura come bene comune da tutelare e vivere al
tempo stesso. Ringrazio l’Agenzia del Demanio, con cui abbiamo intrapreso e consolidato
una collaborazione di fondamentale importanza per il patrimonio del nostro territorio,
unitamente a tutte le realtà che hanno reso possibile questo evento speciale, che
rappresenta non solo un appuntamento culturale di alto profilo ma è simbolo dell’impegno
congiunto per dare nuova vita a uno dei tanti, preziosi tesori che Piacenza custodisce”.
Con la sua pianta centrale a croce greca – tipica dell’epoca rinascimentale e sormontata
da un tamburo ottagonale su cui si erge la cupola, ornata da una torretta a lanterna – l’ex
chiesa delle Benedettine ha una superficie di circa 1000 metri quadrati e fu sottoposta a
una serie di restauri conservativi alla fine degli anni ’90, ad opera della Soprintendenza.
Situata nell’omonima via, fu edificata tra il 1677 e il 1681 per volere del Duca Ranuccio II
Farnese, a seguito di un voto fatto per la guarigione della moglie Margherita d’Este,
contestualmente al convento delle Benedettine in cui l’ordine religioso si insediò nel 1681,
anno di consacrazione del complesso progettato dall’architetto di corte Domenico
Valmagini.
Nel 1810 venne chiuso il convento al posto del quale, in epoca successiva, furono
costruite le caserme (oggi dismesse) Pietro Cella e Vittorio Alfieri, attualmente di proprietà
di Cassa Depositi e Prestiti.
Come sottolinea Francesca Rossi Del Monte, direttrice artistica della manifestazione e
presidente dell’associazione “I Parchi della Musica”, “si tratta di un edificio misterioso, oggi
dall’aspetto distopico, che ha attraversato quattro secoli subendo diverse destinazioni
d’uso: da deposito bellico a falegnameria. Lo scenario ideale, con i suoi rimandi
secenteschi, per indagare il tema del narcisismo nella sua forma musicale più frequentata,
aulica e aderente al mito, attraverso il confronto tra le due magnifiche composizioni, di raro
ascolto, che ci permetteranno di onorare gli anniversari importanti di Alessandro e
Domenico Scarlatti”.
Il tema portante della fragilità umana, del disagio psichico o psichiatrico – sino alle
estreme e più violente derive – scelto come filo conduttore per questa edizione di “FA_RE
SPAZIO”, ha radici millenarie ma è di stringente e drammatica attualità.
Oltre all’appuntamento di Piacenza, sarà declinato il 14 settembre nel reading-concerto “Io
sono il potere” alla Rocca Sanvitale di Sala Baganza e il 21 all’Aranciaia del Museo Mupac
di Colorno con la rappresentazione di “Ophélia”. Tutti gli eventi sono inseriti nel cartellone
di “Montagna mia. I Festival dell’Appennino in Emilia Romagna”.