
Un acceso scontro verbale ha scosso la politica bosniaca. La presidente del Club dei parlamentari dell’SNSD, Sanja Vulić, ha duramente criticato il ministro degli Esteri Elmedin Konaković, accusandolo di usare il nome di Milorad Dodik per nascondere la propria “impotenza” politica.
“Dodik esprime le sue opinioni in modo chiaro e forte, e tu cambi versione ogni volta a seconda di chi stai corteggiando a Bruxelles o a Sarajevo,” ha dichiarato Vulić in un’intervista all’agenzia di stampa Srna. Ha aggiunto che per Konaković è più facile attaccare Dodik, nascondendo così il fatto che la sua “troika” (la coalizione di governo) “non è in grado di trovare soluzioni serie”.
Accuse di incoerenza e collaborazione con l’opposizione
Vulić ha sottolineato la differenza tra la politica di “coerenza” di Dodik e quella di “lamentela” di Konaković. Inoltre, ha accusato il ministro di essere un “vero alleato” dell’opposizione della Repubblica Serba (RS), sostenendo che quest’ultima “gli sta dando il vento in poppa per distruggere Dayton e tentare di cancellare la Republika Srpska”.
Il messaggio di Vulić è chiaro: Konaković dovrebbe preoccuparsi meno della RS e più della sua coalizione, la cui incapacità di agire è, a suo dire, evidente. La parlamentare ha concluso la sua dichiarazione rivolgendosi ai cittadini di Sarajevo, avvertendo che presto giudicheranno la gestione politica di Konaković.