
(AGENPARL) – Thu 28 August 2025 Roma Film Corto 2025: il cinema che libera lo sguardo
Dal 17 al 21 settembre Roma si trasforma nella capitale mondiale del cortometraggio con la 17ª edizione di Roma Film Corto. Un festival che non è solo rassegna, ma laboratorio culturale, spazio di confronto e resistenza creativa. Ne abbiamo parlato con i due direttori artistici, Adriano Squillante ed Enzo Bossio, che da anni portano avanti questo progetto con passione e determinazione.
Che cosa rappresenta oggi Roma Film Corto?
Adriano Squillante: Roma Film Corto è un atto di libertà. Ogni anno raccogliamo migliaia di corti da ogni parte del mondo – quest’anno oltre 4.500 da 125 Paesi – e li selezioniamo con cura per dare spazio a uno sguardo nuovo, autentico. Il corto è una forma espressiva che condensa in pochi minuti la forza di un intero film. E noi vogliamo che quel linguaggio arrivi dritto al pubblico.
Cosa rende questo festival diverso dagli altri?
Enzo Bossio: La selettività e l’autenticità. Ogni opera è valutata da professionisti – montatori, registi, direttori della fotografia – secondo criteri tecnici precisi. Ma soprattutto c’è una forte componente umana: non siamo una macchina organizzativa, siamo una squadra appassionata che crede nel potere del cinema. Per noi non è un lavoro, è una missione.
Il festival ha anche una forte vocazione internazionale. Che segnale arriva quest’anno dal mondo?
Squillante: Un segnale potente. Solo dall’Iran abbiamo ricevuto oltre 560 corti. Ma anche dalla Turchia, dalla Russia, dall’India, dall’Egitto. Questo ci fa capire quanto il cinema sia ancora uno strumento di libertà, un linguaggio capace di raccontare realtà complesse, spesso segnate da censure e restrizioni. Le immagini diventano atto di resistenza e occasione di dialogo.
C’è una sezione speciale dedicata al cinema sociale. Come nasce?
Bossio: Si chiama “Fede, Fragilità e Impegno Solidale” ed è nata per accogliere opere che esplorano temi spirituali e sociali, dimensioni intime ma universali. Il cinema non serve a semplificare la realtà, serve a illuminarla. Vogliamo che il pubblico esca dalle proiezioni con più domande che risposte, ma con uno sguardo nuovo sul mondo.
Qual è, secondo voi, il vero potere di un cortometraggio?
Squillante: Un corto ben fatto può cambiare la percezione delle cose in pochi minuti. Più di tante parole, più di molte campagne. Selezionare questi lavori e portarli davanti a una platea è il nostro compito. Il cinema, quando è onesto e ispirato, arriva dove nient’altro può.
Cosa vi spinge, dopo 17 edizioni, a continuare questo percorso?
Bossio: L’amore per il cinema e la convinzione che possa ancora trasformare le coscienze. Ogni corto che riceviamo è un piccolo mondo. Dare voce a chi ha qualcosa da dire, spesso con pochissimi mezzi ma tantissimo talento, è il motore di tutto. E finché ci sarà qualcuno che guarda e qualcuno che ha il coraggio di raccontare, noi continueremo.Fine modulo