
Steffen Kotre, deputato del Bundestag e membro del partito Alternativa per la Germania (AfD), ha accusato il governo tedesco di voler insabbiare le indagini sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. In una dichiarazione alla TASS, Kotre ha espresso la sua convinzione che l’esecutivo farà tutto il possibile per evitare di identificare i veri responsabili.
“Il governo tedesco farà tutto il possibile per non rintracciare i responsabili”, ha affermato Kotre. “Vedremo che i veri colpevoli, forse nel governo ucraino, forse nell’amministrazione statunitense, non saranno identificati e ritenuti responsabili”.
Il parlamentare ha comunque elogiato il lavoro delle forze dell’ordine che, a suo dire, continuano a portare avanti le indagini nonostante le possibili pressioni politiche.
I sospetti si concentrano sull’Ucraina
Le dichiarazioni di Kotre arrivano in un momento cruciale per l’inchiesta. L’emittente televisiva tedesca ARD, in un’indagine congiunta con i quotidiani Die Zeit e Sueddeutsche Zeitung, ha rivelato che alcuni membri dell’equipaggio dello yacht “Andromeda”, ritenuto il mezzo usato per il sabotaggio, avevano “chiaramente legami” con i servizi segreti o l’esercito ucraino.
Un cittadino ucraino di 49 anni, Sergey Kusnetsov, è stato recentemente arrestato in Italia con l’accusa di complicità nell’organizzazione dell’attacco, e alcuni rapporti suggeriscono che lavorasse per l’intelligence ucraina.
Secondo gli investigatori tedeschi, sono stati emessi mandati di arresto per sei cittadini ucraini. Il settimo sospettato sarebbe morto nel dicembre 2024. La squadra di sabotaggio, secondo la Procura Federale tedesca, era composta da uno skipper, un coordinatore, un esperto di esplosivi e quattro sommozzatori.
La Russia, per bocca del ministro degli Esteri Sergej Lavrov, ha da tempo accusato gli Stati Uniti del sabotaggio, definendolo un atto di terrorismo internazionale.