
(AGENPARL) – Wed 27 August 2025 Superare ansia e stress da rientro a Scuola. Le indicazioni più utili per genitori e figli. Ne parliamo con Adelia Lucattini, Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana
Roma, 27 agosto 2025
Intervista di Marialuisa Roscino
Lucattini: “Parlare di pensieri e paure con compagni, genitori o insegnanti permette di alleggerire il peso delle preoccupazioni. Il dialogo trasforma l’ansia in pensiero e previene la chiusura in se stessi. Non affrontare mai l’ansia da soli, mai affidarsi alle Chatbot e a ChatGPT per una richiesta di aiuto”.
Dott.ssa Lucattini, le vacanze volgono ormai al termine e molti adolescenti si preparano per il rientro a scuola. Può spiegare, perché a Suo avviso, di solito, il pensiero per l’inizio scolastico può generare ansia e stress nei ragazzi?
Ogni cambiamento, anche se atteso, può suscitare tensione e ansia, poiché la mente ha bisogno di tempo per adattarsi da una fase all’altra o da un ambiente all’altro. É del tutto fisiologico provare una certa resistenza ai cambiamenti, anche se siamo abituati a superarli grazie alle molte transizioni cicliche che viviamo quotidianamente. Tuttavia, quest’anno, questa transizione è particolarmente complessa: gli adolescenti portano ancora con sé i segni emotivi dei tre anni di pandemia, caratterizzati da isolamento, didattica a distanza e incertezze. Questo, ha reso il ritorno alla normalità qualcosa di meno scontato, meno naturale, meno semplice.
Uno studio del 2024 su Child and Adolescent Psychiatric Nursing (2024) mette in luce che i livelli di ansia e depressione negli adolescenti sono aumentati in tutto il mondo rispetto al periodo pre-pandemia, con fattori di rischio come l’isolamento sociale e l’eccessiva esposizione ai media, mentre il supporto familiare e sociale si è dimostrato un fattore protettivo.
Inoltre, una ricerca pubblicata su Child and Adolescent Psychiatry and Mental Health (2025) conferma che la chiusura delle scuole in Europa durante la pandemia ha lasciato degli strascichi che ancora sostengono l’aumento aumento dell’ansia da rientro a scuola negli adolescenti.
Perché, secondo Lei, gli effetti sono sentiti ancora oggi dai ragazzi, a distanza di cinque anni?
Gli effetti della pandemia si percepiscono ancora, perché i cambiamenti profondi che hanno vissuto (isolamento, didattica a distanza, paura per la malattia, perdita di persone care) hanno inciso su processi di sviluppo in momenti vulnerabili della crescita. Un tempo di durata così breve rispetto a un trauma collettivo può lasciare tracce profonde, inconsce, credute ormai superate.
Uno studio recente pubblicato Child and Adolescent Mental Health (2025) rileva che lo stress accumulato durante restrizioni e isolamento ha intersecato con fasi critiche dello sviluppo adolescenziale, determinando conseguenze persistenti sul benessere mentale. Inoltre, una ricerca su Cureus (2025) conferma che l’interruzione di routine e socialità ha innalzato in modo significativo i livelli di ansia, depressione, disturbi del sonno e sintomi post-traumatici tra bambini e adolescenti.
A questo, si aggiunge un impatto psico-biologico non trascurabile, secondo uno studio uscito su Translational Psychiatry (2025), l’esperienza pandemica ha alterato sistemi biologici sensibili allo stress in modo duraturo, con possibili ripercussioni nello sviluppo della regolazione emotiva e sociale.
Inoltre, il 45% dei genitori di bambini in età scolare afferma che la pandemia ha avuto un impatto negativo sulle abilità sociali dei propri figli, e per quasi la metà di questi ragazzi, quelle difficoltà persistono ancora oggi.
In che modo, ritiene sia possibile per i ragazzi superare l’ansia da rientro a scuola?
L’ansia del rientro a scuola è un’esperienza comune, presente anche nei genitori e nei docenti: ogni cambiamento genera naturalmente tensione. La prima settimana è spesso la più impegnativa, ma ben presto il ritmo si stabilizza, le amicizie si rinsaldano e la scuola diventa di nuovo punto di riferimento quotidiano.
Negli ultimi anni, però, molti ragazzi percepiscono la scuola più come una serie di verifiche e scadenze burocratiche che un terreno di scoperta e crescita personale. Ricordare che l’ambiente scolastico offre relazioni, esperienze e opportunità di apprendimento per il futuro è cruciale. Non affrontare mai l’ansia da soli, mai affidarsi alle Chatbot e a ChatGPT per una richiesta di aiuto. Bisogna parlarne sempre con persone reali, amici, genitori, parenti, insegnati perché aiuta a ridimensionare le preoccupazioni. Mantenere le attività extrascolastiche, sportive, artistiche o di svago, permette di bilanciare impegni e relax, dando energia e autostima. Infine, ritagliarsi momenti di pausa e di cura personale è fondamentale per affrontare il ritorno con più serenità.
Una ricerca pubblicata su Journal of School Psychology (2025) ha evidenziato che il benessere emotivo al rientro a scuola è significativamente maggiore nei ragazzi che avevano mantenuto routine estive attente al sonno, al tempo libero e all’aspetto relazionale, dimostrando come piccoli accorgimenti vitali possano ridurre l’ansia iniziale e facilitare la ripresa del ritmo scolastico.
Sappiamo che l’incertezza per il futuro spesso scoraggia i ragazzi ad impegnarsi nello studio, crede sia importante invece, continuare ad incoraggiarli ad affrontare le difficoltà, guardando con fiducia il loro percorso di studi e gli obiettivi che si sono prefissati?
L’incertezza per il futuro scoraggia molti adolescenti nello studio. Lo svantaggio non è nella mancanza di impegno, ma nelle condizioni esterne che rendono difficile intravedere la propria strada chiaramente. Bisogna offrire ai ragazzi motivi concreti e una visione ideale, per guardare in avanti con fiducia.
Lo studio è un investimento a lungo termine, acquisire conoscenze e competenze, anche specializzarsi garantisce il successo professionale, dà grandi soddisfazioni personali e aiuta a crearsi una rete di opportunità personali e lavorative più solide. Inoltre, la scuola è un luogo per scoprire se stessi, le proprie passioni e i talenti, aiuta a orientarsi nella vita. Gli insegnanti non trasmettono solo conoscenze, ma anche esperienza, entusiasmo e apertura alla conoscenza e al sapere, trasmettendo loro il coraggio di sapere cogliere anche le opportunità.