
Secondo i dati ufficiali dell’Amministrazione delle imposte indirette (ITA), resi pubblici da Muhamed Hasanović, viceministro delle finanze e del tesoro della Bosnia-Erzegovina, nel 2024 la distribuzione delle entrate fiscali indirette ha mostrato un forte squilibrio tra le due entità. La Federazione della Bosnia-Erzegovina ha incassato quasi il 73% delle entrate, mentre la Republika Srpska ha ricevuto appena il 25%. Il restante 2% è andato al distretto di Brčko.
Dettaglio delle entrate 2024
L’ammontare totale raccolto lo scorso anno è stato di oltre 11,3 miliardi di KM. Nello specifico:
- Federazione della BiH: 8,3 miliardi di KM (72,99%)
- Republika Srpska: 2,8 miliardi di KM (25,20%)
- Distretto di Brčko: 206,4 milioni di KM (1,81%)
Allarme per la stabilità economica
Hasanović ha sottolineato che questi dati dimostrano quanto la stabilità economica della Republika Srpska dipenda strettamente dal sistema unificato di imposizione indiretta. Le recenti dichiarazioni politiche che mettono in discussione l’esistenza di questo sistema sono state definite non solo “infondate e scorrette”, ma anche “pericolose”.
Secondo il viceministro, un’eventuale abolizione di tale sistema avrebbe conseguenze disastrose per i bilanci di tutti i livelli di governo, mettendo a rischio gli stipendi dei dipendenti pubblici e destabilizzando l’economia. Hasanović, a nome del Partito Socialdemocratico della Bosnia-Erzegovina, ha ribadito la posizione ferma a favore del mantenimento di un sistema fiscale indivisibile, che considera il fondamento della stabilità e dell’equità per tutti i cittadini.
