
(AGENPARL) – Fri 22 August 2025 *West Nile, Maruotti (LUMSA) Casi raddoppiati rispetto al 2024, ma crescita
ma sta rallentando. Nel Lazio prima settimana con numeri in discesa. *
*Il professor Antonello Maruotti, ordinario di statistica all’università
LUMSA*, che guida il gruppo di ricerca che da qualche anno monitora i casi
di West Nile in Italia, ha fatto il punto della situazione.
Di seguito quanto dichiarato dall’accademico.
*“Il numero di casi di West Nile rispetto allo scorso anno è
raddoppiato. Siamo passati dai 171 osservati al 20 agosto 2024 ai 351 di
ieri. Purtroppo non è l’unico numero ad essere cresciuto. I decessi, sempre
rispetto al 2024, sono più che triplicati, passando da 6 a 22. A cosa è
dovuta questa crescita? Negli anni passati abbiamo riscontrato la West Nile
soprattutto in Veneto e Emilia-Romagna e in alcune zone della pianura
padana. Invece quest’anno la presenza si è estesa anche nelle regioni del
centro-sud. Inevitabilmente, quindi il numero dei casi è
aumentato. Tuttavia, questa crescita che abbiamo osservato in particolare
nelle ultime due settimane, soprattutto trainata dal Lazio e la Campania,
si sta arrestando. E questo è di buon auspicio.*
*Questa settimana i nuovi casi registrati nel Lazio sono 34, la scorsa
erano 36. Dovremmo essere arrivati al picco, infatti, questa è la prima
settimana che i nuovi casi scendono rispetto a quella precedente, ma ancora
non si vede una chiara e netta tendenza. Potremmo trovarci nella cosiddetta
fase di stabilità che prelude alla discesa definitiva.*
*Ad oggi nel Lazio registriamo la metà dei casi totali e il 38% delle forme
neuro invasive di tutto il territorio nazionale. Questo perché nella
provincia di Latina si sono riscontrati 157 casi, il 45% del dato
nazionale. *
*In Campania succede un fatto curioso: la scorsa settimana si leggeva nel
bollettino che i casi neuro invasivi nella provincia di Caserta erano 19,
leggendo il bollettino di questa settimana il numero è sceso a 18. Forse
sarà stato un errore di diagnosi poi corretto, anche se non è stato
specificato. Bisognerebbe fare un po’ di attenzione su come vengono
comunicati i numeri”. *
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Alessio Di Francesco
Media relations | Università LUMSA
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